"[...] Non siamo più uomini; non abbiamo più neanche la vita balzana degli animali; siamo cose di cui solo gli altri possono disporre. Dobbiamo fare ribrezzo, per poter essere usati meglio da chi lo vuole; perchè una sola libertà ci rimane: quella di tradirci. E infatti, ognuno di noi, cova, col suo leggero tanfo malato alle viscere, il desiderio di poter finalmente ammiccare ai suoi padroni, che vengono a condannarlo. Vogliamo essere noi i primi aiutanti dei nostri assassini, che hanno inventato complicati meccanismi per ucciderci insieme. [...]" (P.P. Pasolini)
Siamo stati uomini qualche volta nella nostra esistenza? Uomo. Si inizia da bambini con le prime nozioni, bellissimo lo stato d’animo del fanciullo che di ogni cosa si chiede il perché. Abitudine questa che va scemando con il passare degli anni, quando finiscono i dubbi e le curiosità, si è diventati adulti “perfetti”.
Ma in questi adulti perfetti io non riesco più a trovare un briciolo di intelligenza. Quanto mi sento circondato da imbecilli, ma solo il solo a provare questo? Non mi sembra, basta digitare la domanda su google, oppure su yahoo answers e vedrete voi.
Vedo una massa di automi che quotidianamente svolgono le loro azioni, proprio sempre uguali come delle macchine, e naturalmente non si chiedono il perché delle loro gesta dato il fatto che oramai hanno capito tutto sono grandi, adulti e maturi. Loro lo sanno. Peccato che sembrano stupidi agli occhi di un bambino.
Il bello inizia quando parli con queste persone, ho viaggiato per qualche anno nelle varie località di vacanza, ovunque incontri persone scontente, ero più felice io di loro, vivevo on the road, sulla strada (un libro bellissimo di Jack Kerouach, grande della beat generation, una vita che se avessi saputo prima, prima avrei iniziato, bisogna provarle certe cose nella vita per capire, non bastano i libri).
Quanti uomini incontriamo ogni giorno che si lamentano? Si lamentano come fosse uno sfogo, poi una volta espressi i loro dubbi, ritornano alle solite azioni. Di cambiare stile di vita proprio non ci si pensa. La facoltà di pensare è in via di estinzione. Ho letto in giro la teoria..teoria…insomma…del fluoro (informatevi bene se non la conoscete), uno scarto industriale passato per magico, fa sparire la carie è bene per i denti (così dicono, lo hanno detto a milioni di persone). Hanno risolto il problema dello smaltimento di un rifiuto tossico generato dalla lavorazione dell’alluminio. Era una sostanza nociva cento anni fa, ed in certi paesi è tutt’oggi severamente vietato usare questo “mitico” fluoro. Hanno generato un grande rene per smaltire il rifiuto per cui prima dovevano pagare caro per farlo sparire: lo hanno smaltito grazie ai nostri di reni. E se fosse vero che veniva usato nei campi di detenzione per rendere mansueti i prigionieri? E se fosse vero che procura i danni che vengono mostrati da chi lo gìha studiato? Insomma era un rifiuto tossico nocivo!
Se non fosse come dico io, cioè che riduce male, per quale motivo certi documentari la televisione, origine del grande lavaggio cerebrale del terzo millennio, non li manda, è censura. Insomma, basta martellare i cervelli e nel giro di pochi anni, o pochi mesi, si inizia a vendere il veleno per pozione magica. Siamo così differenti dai nostri avi medievali? Per non parlare poi delle scie chimiche, ci inalano prodotti chimici per renderci come i matti nelle psichiatrie, oppure i progionieri in galera, imbottiti di psicofarmaci. Ma guardiamoci attorno, lo vediamo tutti che qualcosa non va, non tornano i conti…
Comunque, “Perfetti” per un mondo che è un grande mercato, un grande mercato divisibile in chi compra e chi vende, nulla escluso, tutto è denaro, tutto si compra e si vende, compresi gli organi dei bambini hanno un costo di mercato conosciuto. Ecco la nostra società dei sogni. La nostra visione della vita è storpiata, deviata, incanalata in una direzione ben prestabilita . Prestabilito che vi siano pochi, anzi in percentuale pochissimi, uomini che conducono una vita al limite del reale, anzi diciamo proprio che di reale nel possedere capitali come 100 miliardi di dollari, avere trenta case (meglio dire castelli) e vivere con talmente tanto denaro che la maggior parte delle persone nemmeno mai vedranno in tutta la loro vita. Si può definire reale una situazione simile? No di cero, non lo è semplicemente. Siamo alla devianza, alla deriva psicologica, uomini che possiedono un potere che ritroviamo nel loro dio fittizio, inventato per rincoglionire le masse.
Insomma una stretta cerchia, una setta, un gruppo di fanatici…chiamiamoli come volgiamo, ma questi egregi signori grazie al fatto che hanno rovinato la vita delle masse, loro vivono come degli dei, possono fare tutto. Il denaro fornisce la libertà di uccidere. Basta informarsi per sapere quanta gente muore per mano di questi invasati maledetti.
Si cresce con inculcate nella testa le frasi del vangelo, le persone arrivano persino a vedere i miracoli di un ipotetico cristo che a livello di storia non ha nessun riscontro; lo sappiamo tutti il potere della mente, se la tua mente lo vuole, lo avrai. L’effetto placebo credo che sia la migliore dimostrazione di quallo che descrivo, uomini che credono di aver preso il farmaco guariscono, chi davvero ha utilizzato il farmaco non guarisce nella stessa percentuale, dati. Come può crescere un bambino al quale insegni un mucchio di fandonie, questo cresce e si guarda attorno e cosa vede? Il contrario di quello che hanno predicato. Allora si crea una specie di cortocircuito nella mente. Vediamo la televisione per molte ore, soprattutto da giovani, e mentre eravamo giovani guardavamo i video di MTV convinti di essere contro un sistema. Peccato che nei video di MTV come in tutta la talevisione, i segnali subliminali sono ovunque. Come macchine radiotelecomandate vediamo, arriva un input e poi la nostra reazione. E poi vi è gente che crede nella possibilità di essere liberi, di vivere in una democrazia. Diceva bene Ezra Pound: “Discutere dei governi delle così dette democrazie: Inghilterra, Francia, Stati Uniti, è una semplice perdita di tempo, sino a che non si distingue tra teoria e fatto. Questi tre paesi sono controllati dagli usurai, sono usurocrazie o daneistocrazie, ed è perfettamente inutile di parlarne come se fossero controllati e governati dai loro popoli o dai delegati che rappresentano i loro popoli, o nell’interesse dei loro popoli.”
Ezra Pound (1933)
Eccoci, dopo parecchi decenni siamo ancora qua a discutere del nulla. La cosa che più mi stupisce è che ancora milioni di persone non sanno cosa fare. Se ti metti davanti alla televisione, non hai la più pallida idea di come impegnare il tempo. E diciamo pure che davanti al monitor magico, non si pensa più, che bello... imbecilli e spensierati. In fondo uno schiavo non deve pensare. Chi vive imitando gli dei, i presunti ricchi, vorrebbero unesercito di robot che lavorano per loro. Lo sappiamo tutti che lavorare non è proprio una cosa piacevole: 1)Perché spesso si fanno dei lavori schifosi, ripetitivi, inutili, i lavori che nessuno vuole esegurire li fanno fare allo schiavo…e che tutto danno queste mansioni, tranne che soddisfazione.2)Perché per tutto questo tempo di sofferenza si ricevono pochi spiccioli.3)Perché hai a che fare con gente che la testa non sa proprio usarla. Nei luoghi di lavoro si parla di cosa? Di donne, naturalmente se ne vantano le doti sessuali spesso, si litiga di calcio e di politica. I soliti discorsi di routine, vuoti, privi di senso logico.
Il senso logico fa parte dell’esere intelligenti. Lo credo fermamente, lo credo ancora di più quando mi guardo attorno e noto una marea di persone che compioni delle gesta che se avessero fatto un analisi logica prima, di sicuro non le avrebbero messe in atto. Per quale motivo è stata persuasa la massa, specialmente al nord, che il lavoro è fondamentale, guai a chi non lavora. La disoccupazione sembra l’ira di dio che si scaglia su di te: “Non lavori e quindi non hai denaro e quindi non sei”. Semplice equazione, distorta, ma semplice. Lavorare, parola d’ordine.
E sul lavorare ci starei anche, lo ho fatto per diversi anni, ma alla fine se la mia vita fosse finita li cosa avrei guadagnato? O meglio, mi sarei sentito grande? Le cose più belle della mia persona, il mio IO, le mie idee di un etica e di un giusto agire nella vita non le avrei mai coltivate. Solo con molto tempo libero ho potuto navigare nelle menti umane passate su questo pianeta, grazie libri, che tanto mi avete dato.
Ma il tenere impegnate le persone, che dopo una giornata nel traffico, a svolgere mansioni che ti alienano e ti innervosiscono, stanco, con problemi economici sempre poiché il denaro è una droga, non basta mai…dopo simili giornate come si può essere in pace dentro, come ci si può avvicinare a frasi “sagge”?
Non vediamo che la saggezza è svanita, non è più una virtù, il saggio è un fuori di testa, un diverso che non rispecchia i comportamenti “buoni e giusti” che hanno rispettato gli altri. Naturalmente se un uomo fosse saggio non metterebbe il suo tempo a disposizione del denaro, invece quasi tutti lo fanno.
Io sono convinto che avere denaro non è un buon segno. Soprattutto se possiedi tanti soldi ma non hai nessuna educazione morale. Io vedo un sacco di pazzi senza nessuna cognizione etica o morale, dei bancomat che camminano estraggono e spendono soldi, spendono e si sentono felici per una mattina…poi ne serve dell’altro da spendere. Un perfetto circolo vizioso che come tutti manda alla follia, alla rovina. NON VEDO MOLTE COSE BUONE DA UN PAESE CHE ADDESTRA I FANCIULLI E NON GLI INSEGNA I SAGGI DELLA STORIA. NON VA BENE ARRIVARE A SEDICI ANNI E NON AVER CAPITO PLATONE. MA POTREI DIRE ERACLITO COME UN ALTRO, I SAGGI SONO ESISTITI E IGNORARLI VUOLDIRE IGNORARE CHI SIAMO E DA DOVE VENIAMO. MA IGNORARE è LA CHIAVE, IL PILASTRO SU CUI SI FONDA LA NOSTRA RAZZA.
Dei già pochi soldi che rimangono in mano ad un lavoratore, quanti finiscono nei vizi necessari a stordirsi per sopportare un simile stile di vita? Ma noi stiamo bene si dice...non è vero?