"THE END"

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sabato 12 aprile 2014

La Trappola dei Poteri Psichici & Il Libro Tibetano dei Morti

Che relazione c'è tra spiritualità e "poteri sovrannaturali"? Di seguito le mie idee e riflessioni.
Quando è l'ego a cercare lo spirituale ricerca il potere, e per gonfiarsi magari anche i super poteri. .
Quando è l'anima a ricercare una dimensione di crescita per poter risplendere al di sopra della luce mondana, ricerca il miglioramento, la connessione con gli altri e non il potere e certe false illusioni. La luce interna può risplendere più di quella esterna.
I falsi guru (che magari hanno un certo magnetismo e magari anche certi poteri psichici), traggono potere e profitto promettendo mari e monti, sia che magari abbiano certi poteri o che non li abbiano, solleticando i desideri egoistici.
Riprendo ciò che è descritto come essere guidati dai bassi istinti della sopravvivenza:
i meccanismi inferiori riguardano il nostro cervello arcaico, il sistema limbico in cui si trova l'amigdala, sistema che ha che fare con le emozioni che servono per la sopravvivenza: nutrizione, lotta, fuga, riproduzione e le emozioni che gli sono proprie: ira, rabbia, paura, piacere, desiderio ecc. . (per saperne di più, FONTE).
Si associa dunque la spiritualità al potere. Mentre invece a parer mio, c'è spiritualità nelle persone "di cuore", magari anche umili che non hanno aspetto angelico e non fanno miracoli. Ma in cui vi possono essere qualità superiori come ... "serenità, gioia, amore incondizionato, compassione, fratellanza, bontà, generosità, capacità di sacrificio, il dono di sé (il quale fa sì che si possano sacrificare in modo irrazionale i propri beni e persino la propria vita per qualcuno o per un ideale, essendo improvvisamente scomparsa la dinamica di sopravvivenza). Annie Marquier"
Un falso maestro potrà mai traversi da persona umile? Potrà andar in giro a raccontare di esserlo, ma non potrà mai esserlo. E tuttavia chi è veramente di cuore e umile non lo va a raccontare in giro. (come quest'uomo clicca qua).
Ma che relazione c'è dunque tra "evoluzione" e super poteri? Non è forse nei super poteri l'evoluzione? Alcuni credono. . .


Esattamente no .. sempre secondo questi miei ragionamenti e idee. . come si vedrà di seguito l'evoluzione è nella connessione.. non nei super poteri . . . l'evoluzione è nel cuore. . letteralmente. Ma purtroppo per molti queste resteranno parole vuote, poiché per riempirle bisogna scendere nel proprio abisso, e questa è la paura più grande di questo secolo. Per questo motivo la spiritualità viene con grandi sforzi mantenuta sul livello superficiale mantenendola con parole svuotate. La dimensione interiore è quella dimensione inesplorata in cui pochi hanno il coraggio di varcare veramente la soglia. Altri, saranno lì sulla soglia a raccontare . . . senza aver consapevolezza.
Quando usiamo i circuiti percettivi primitivi (separazione), il cervello del cuore non può imporre il suo ritmo. S'instaura un caos emozionale che sabota il nostra benessere e le nostre relazioni, apre le porte alle malattie, limita la nostra intelligenza. Se la coerenza s'instaura quando nutriamo emozioni e pensieri positivi, significa che tale è il "ritmo" che il cervello del cuore richiede, tale è "la volontà del cuore". Se rispondiamo a questa richiesta, allora viviamo in stato di coerenza. Invece, quando prendono il sopravvento le emozioni o i pensieri separativi (sono i circuiti limbici ad essere in azione), il cervello del cuore non può imporre il suo ritmo, e s'instaura il caos tra i due oscillatori principali, nel quale sono trascinati tutti gli oscillatori secondari del corpo fisico. Questo caos fa sì che tutta la nostra componente biologica e fisica funzioni male, e così ci ritroviamo molto spesso in uno stato di malessere, senza conoscerne necessariamente la causa. (Annie Marquier - Usare il cervello del cuore)
Come Annie Marquier, ritengo che il termine "emozioni separative" sia più esatto di "emozioni negative", troppo spesso si usa la negatività come un qualcosa da combattere, lanciando la caccia alle streghe verso "le persone negative che causano queste emozioni". Mentre invece, tali emozioni, nascono proprio dal sentirsi separati da queste persone e dunque le emozioni negative, sono quelle in cui si nega, ci si separa.

In questo testo che ho appena citato è spiegato che l'oscillatore principale è esattamente il cuore, possiede un campo quaranta mila volte superiore a quello del cervello. Essere dunque centrati e allineati ad esso porta sicuramente una percezione più chiara della realtà, oltre a vivere nella connessione e nella vita in cui vi è vera gioia e grazia.

Il Buddha è rappresentato spesso con questi due "oscillatori" messi in evidenza. . quello della testa e quello del cuore, in cui il cuore risplende e la mano tocca la terra.

Ritornando al discorso dei poteri psichici e del loro ruolo nel campo della spiritualità e soprattutto dell'evoluzione, ricorro sempre allo stesso testo citandone un paragrafo molto eloquente per spiegare tale dinamica :

La trappola dei poteri psichici

Già da piccolo Joseph sapeva di essere speciale. All'epoca in cui i ragazzi del suo quartiere giocavano ai cowboy e agli indiani, lui conversava con anime erranti che da secoli tentavano di "salire in cielo" senza riuscirci.Quando i suoi familiari scoppiarono a piangere perché era appena morto il nonno, lui lo vide galleggiare sul soffitto della stanza. All'inizio non voleva parlarne: era cosciente di essere diverso e non sapeva bene come avrebbero reagito gli altri. Più tardi si accorse che molte persone erano affascinate da questa "cosa". Cominciò a sentirsi importante, tanto più che aveva instaurato un contatto particolare con esseri speciali appartenenti al mondo sottileche cominciavano ad apparirgli regolarmente, presentandosi come le sue guide. Ora non prende più nessuna decisione senza consultarli e trasmette loro "messaggi" a chi desidera ascoltarli. Ritiene che i comuni mortali che non hanno accesso a queste esperienze siano veramente da compiangere.
Un'altra trappola è costituita dallo sviluppo di alcuni poteri psichici inferiori (chiaroveggenza, chiarudienza e medianità legate all'astrale, visioni, eccetera). Tali capacità, di per sé né buone né cattive, non sono necessariamente un segno di progresso spirituale. Generalmente, infatti, provengono da un contatto con quello che la scienza esoterica chiama "mondo atrale", che non è il mondo con il tasso vibratorio più elevato, anzi. Qualora si manifestino tali poteri, occorrerà passarli al vaglio del discernimento e della padronanza emozionale, perché non rischino di essere travisati e facilmente strumentalizzati da un ego in cerca d'identità o di potere. Solo la purezza di cuore può dare ad essi una valida forma. Comunque, più si hanno poteri, qualsiasi siano, materiali o sottili, più occorre purificare l'ego per non cadere nelle sue trappole. I poteri psichici superiori, come la telepatia o la conoscenza diretta, sono di tutt'altro tipo.

La via che porta alla padronanza dell'ego è dunque piena di trabocchetti del genere, e di molti altri. Non dimentichiamoci infatti che uno dei meccanismi di base dell'ego è il rifiuto del cambiamento, nel tentativo di perpetuare il passato attraverso le tre P, (paura, potere, piacere, - cap. 3 Usare il cervello del cuore) e che la sua abilità nel fare il proprio gioco è stata messa a punto e affinata in millenni di esperienza. Inoltre, nel corso di ogni pratica, qualunque essa sia, ci troviamo in una situazione delicata e paradossale: da una parte ci tocca "agire" per avanzare, ma, nello stesso tempo, occorre che facciamo silenzio dentro di noi, perché la liberazione dell'ego proviene da uno stato interiore che deve precedere ogni azione.. Sono necessarie una grande vigilanza, una grande umiltà e una grande apertura per mettere in campo degli strumenti e renderli efficaci.

Se la lista che le distorsioni che l'ego può provocare alla ricerca interiore è quasi infinita, è bene sapere che la vita fornisce sempre ciò che occorre per evolversi, anche attraverso di esse. L'esperienza stessa di queste trappole rientra, cioè, nel processo evolutivo, e ci conduce prima o poi alla conoscenza; occorre sperimentarle fino in fondo per potercene in seguito liberare. Ad ogni modo, quando siamo pronti a capire, la vita stessa ci segnala chiaramente, attraverso ogni tipo di circostanza, i trabocchetti in cui ci troviamo imprigionati. Ragion per cui, se da una parte bisogna che restiamo vigili, ciò non deve implicare tensione o timore (altrimenti cadiamo subito nel campo della paura, quello dell'ego). Rimanendo vigili ma tranquilli e amorevoli, agiremo semplicemente in funzione di ciò che ci sembra più giusto, poi lasceremo che sia la vita a guidarci pian piano sul nostro cammino.

Alla fin fine la pratica più potente per evitare molte di queste trappole è semplicemente la pratica dell'apertura del cuore nella vita di tutti i giorni. Il più piccolo atto di solidarietà, di generosità, di rispetto, di compassione, di sostegno è spesso molto più utile al nostro progresso spirituale di molte pratiche sofisticate. Ogni volta che il nostro cuore è in azione, che ci liberiamo dalla paura e lasciamo posto all'amore, ogni volta che ci avviciniamo alla magia del campo quantico, integriamo più profondamente la luce dell'anima in noi. E' per questo che tutte le qualità del cuore sono state così spesso raccomandate negli insegnamenti spirituali: sono esse a guidarci sul cammino autentico. Sicuramente l'ego può ancora vestirsi da magnanimo personaggio pieno d'amore e compassione per trarne vantaggio (vedi ad esempio la struttura psicopatica in La liberté d'Etre, op., cit., pp. 261-295), ma per sfuggire a questa trappola è sufficiente un minimo di conoscenza di sé e d'integrità.

Proviamo a farci caso: spesso troviamo persone che non vantano nessuna pratica spirituale, ma che non per questo sono in contatto meno profondo con la loro anima; sentiamo che irradiano qualcosa di speciale. Sono persone "di cuore", a volte molto potenti in questo mondo, a volte molto semplici; i veri criteri sono altri: <<Di tutte le musiche che salgono verso il cielo, quella che sale più in alto è il battito di un cuore pieno d'amore (Henry Ward Beecher)>>.

Conclusione

Se siete in accordo con tali ragionamenti potremmo constatare che certi poteri psichici fanno parte di dimensioni inferiori di separazione e che possono portare anche ad un rigonfiamento dell'ego. In certe religioni è detto che queste doti sono fornite da spiriti malvagi, da "falsi idoli". . .
Oltrettutto c'è da fidarsi di spiriti che non sono riusciti a dissolversi nella luce ma sono rimasti legati alla dimensione terrena?

Quando a mio avviso troviamo in noi Dio, l'assoluto, l'eterno, vi è solo luce e armonia. Lo spirito poi alla morte si dissolve in esso, nella beatitudine e nel riposo eterno . . ma è bene a mio modesto avviso, che tale spirito si dissolva già in vita.

Sempre a mia idea, se non si è pronti in vita a trovare la luce, se non si è pronti ad affrontare la morte in qualsiasi istante, lo spirito come abbiamo letto in precedenza può balzare fuori dal corpo evitando di essere riassorbito internamente nella luce. Questo accade sempre già in vita, lo spirito per paura della sofferenza e della morte, non vive mai, nel corpo, nei sensi, ma resta all'esterno, si rifugia nello specchio.

In questa conclusione ci sono dunque le mie idee e i miei ragionamenti . . . .

Ma non volendo fare il pioniere di queste terre inesplorate con le mie teorie. . facendo delle ricerche ho trovato conferme in ciò che è chiamato "libro tibetano dei morti" di cui un buon sommario QUA. . . questo testo offre la soluzione a chi dovesse perdere il "treno della luce", portando conoscenza su quali siano le vere luci (abbaianti) e quelle neagative da evitare in seguito al decesso. . e altro. .

Cito di seguito una parte :

Al momento della morte, il sangue si raccoglie nei canali vitali e lascia punti sanguigni nel centro del cuore. Allora la nitidezza è disturbata, e succede come quando nel buio si cade in un precipizio. La bocca si fa asciutta, gli occhi si rivoltano verso l'alto: l'aspetto esteriore somiglia a quello del sole al tramonto. Le immagini si mischiano in un'oscura confusione. La lunghezza del respiro si riduce; le immagini esteriori paiono crepuscoli bui. Nel cuore si tracciano due punti di sangue; la testa si piega, il respiro è mozzo e breve, e interviene come un nero avviluppamento, e si smarrisce la memoria finchè il respiro esteriore si interrompe.
Allora l'intelligenza torna a uno stato di beatitudine, e il principio cosciente si dissolve nella luce e si sperimenta la felicità innata: l'intelletto che risiede al centro del cuore e il piano dell'esistenzialità si fondono come madre e figlio. Il respiro interiore {la mente e il cervello sopravvivono per qualche minuto dopo il decesso} si interrompe, e l'energia vitale e il pensiero si raccolgono nel canale centrale - ed è in questa condizione che la luce insita nel piano temporale si fa evidente alle creature. Allora, a taluni asceti che hanno raggiunto l'autentica Vera Conoscenza, questa luce viene incontro come la madre al figlio, cosicchè essi istantaneamente realizzano il Corpo essenziale, e con il Corpo della Cofruizione {?} e con quello apparizionale {?} svolgono attività infinitamente benefiche per le creature. Consustanziandosi con i tre Corpi, essi diventano Buddha.Rimando per approfondimenti alla lettura completa dei testi citati affinché ci si possa fare una propria idea e una propria valutazione di queste interessanti informazioni.

Ivan Ortu Mon, 7 Apr 2014 

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