DI SUSTAINABLE MAN
TRADOTTO DA ALESSANDRO MAMMOLITI
Vi ricordate il film Balle Spaziali? In una scena il presidente Scrocco, interpretato da Mel Brooks, prende dal cassetto della scrivania una lattina di aria pulita “Perri-air”, dopo aver assicurato un’agenzia di stampa che “non c'è nessunissima carenza di aria”.Anche se può sembrare assurdo che ci possa mai essere carenza di aria pulita, vivere in città inquinate come Pechino, Manila o Los Angeles dimostra come di aria pulita non se ne trova poi più in abbondanza come una volta.
Per la maggior parte di noi è difficile immaginare una società abbondante. Il concetto di abbondanza risulta piacevole, come vivere in un mondo abbondante è una bella sensazione. Niente preoccupazioni di sopravvivenza. Accesso a qualsiasi cosa potremmo mai desiderare o aver bisogno. Ciò nonostante, a meno che non si faccia parte della cerchia di persone che godono dello 0.1% del reddito economico, la realtà di un mondo abbondante rimane un sogno irraggiungibile. Il contrario dell’abbondanza è la scarsità. Moltissime persone conoscono bene il concetto di scarsità – scarsità di denaro, di tempo e di significato per i più fortunati o di cibo, acqua e un tetto per i meno fortunati. Dando uno rapida occhiata alle condizioni della vita umana sulla terra si potrebbe giungere alla conclusione che viviamo in un mondo scarso, ma è davvero così? Se definissimo la scarsità come “insufficienza o mancanza di risorse”, allora sarebbe tutto sommato facile riconoscere se viviamo o no in un mondo scarso. Basterebbe rispondere alla domanda “c’è abbastanza X per soddisfare i bisogni di tutti gli esseri umani?” Vediamo… Secondo le statistiche, si stima che la fame nel mondo colpisce 925 milioni di persone, il che implica che ci sia scarsità di cibo. Tuttavia, il mondo produce quotidianamente 2720 chilocalorie di cibo a persona, più che a sufficienza per sfamare l’intero pianeta. La scarsità di cibo non esiste. Secondo le statistiche, vi sono circa 630 mila senzatetto negli Stati Uniti, il che implica che ci sia scarsità di abitazioni. Tuttavia, ci sono più di 19 milioni di case sfitte negli USA, più che abbastanza per alloggiare chi vive per strada. Il problema delle abitazioni nemmeno esiste.
A quanto pare, ci sono cibo e alloggi a sufficienza per soddisfare il fabbisogno mondiale, tuttavia per molte persone la realtà dei fatti non è così. Semplicemente non hanno abbastanza soldi per concedersi questi bisogni primari. C’è scarsità di denaro? Secondo le statistiche, il debito pubblico e privato supera i 34 trilioni di dollari negli USA, il che implica una mancanza di denaro. Tuttavia, esistono circa 10 trilioni di dollari nella massa monetaria. Aspetta un attimo! Quindi il denaro è scarso! E se si cercano le ragioni, si scopre che non è scarso a caso. Il denaro scarseggia per via della metodologia con cui viene prodotto attraverso il debito a tassi di interesse.
Quando viene concesso un prestito, infatti, è solo il principio che viene creato, mentre è il mercato che deve procurare l’interesse corrispondente attraverso una concorrenza senza fine per evitare la bancarotta. Ed è qui che nasce il problema. Perché mai le risorse necessarie a sostenerci in questa economia debbano essere volutamente scarse? (Se analizziamo a fondo il problema potremo scopriremmo anche la causa alla base della concorrenza nel mondo) L’abbondanza è il nemico dell’economia di libero mercato. Provate a vendere una risorsa abbondante (i.e. della sabbia in una spiaggia) e scoprirete la futilità di uno sforzo del genere. In un sistema di libero mercato, i beni devono essere scarsi affinché li si voglia comprare. Tempo fa, forme di divertimento come i raduni di comunità, le bande di paese, e le feste cittadine erano abbondanti e gratuite. Oggi, la maggior parte delle persone acquista il divertimento attraverso la televisione, i film, lo sport e i concerti, facendo dell’industria dell’intrattenimento un affare multimilionario. Dal divertimento all’assistenza all’infanzia, all’acqua in bottiglia, molti prodotti e servizi moderni un tempo abbondanti e gratuiti sono stati resi scarsi per rendere di conseguenza possibile la loro compravendita. Ma esistono esempi di cose in origine scarse che sono poi diventate abbondanti, e che tipo di impatto hanno avuto? Trent’anni fa, un gigabyte (GB) di memoria era un bene molto scarso. Fruttava la somma considerevole di quasi mezzo milione di dollari. Oggi il suo prezzo al dettaglio è di 7 centesimi e non più di 3 centesimi all’ingrosso. Memorizzare una copia digitale di un film di due ore costa meno di 10 centesimi. Sebbene non ancora gratuito e abbondante come l’aria - molte compagnie come Google, YouTube e Dropbox offrono grandi quantità di gigabyte di memoria personale gratuita a qualsiasi utente provvisto di indirizzo e-mail. La memorizzazione di dati ora è abbondante. Questa abbondanza di memoria dati ha prodotto una rivoluzione nelle comunicazioni mondiali che mette in contatto la specie umana come mai prima d’ora. È ora possibile caricare e condividere contenuti digitali in una misura che si sarebbe considerata inimmaginabile appena pochi decenni fa, il che ha fatto fare un salto enorme al grado di empatia umana a livello mondiale. Non è la prima volta che delle nuove tecnologie creano un’abbondanza capace di trasformare la società. Come scrive Jeremy Rifkin ne La Civiltà dell’Empatia: “Prima della stampa, le persone condividevano i propri pensieri in forma orale, attraverso il dialogo e scambi d’opinione vis-à-vis. La rivoluzione della stampa ha contribuito allo sviluppo di un ambiente più meditativo… la ridondanza mnemonica della comunicazione orale e le eccentricità soggettive della scrittura medievale furono eclissate da un approccio più razionale, calcolato e analitico alla conoscenza …questo cambiamento della coscienza preparò il terreno ad un nuovo ideale di progresso umano [e alla Rivoluzione Industriale]”. La comparsa della distribuzione di informazioni libera e ubiqua, l’avvento dell’era dell’informazione, e la possibilità per le persone di tutto il mondo di mettersi in contatto, collaborare e condividere idee hanno creato una forza unificatrice con il potenziale di trasformare la civiltà stessa.
A patto che si possa creare energia in abbondanza. Sebbene sia in circolazione da secoli, l’energia sta diventando sempre più scarsa, come testimonia il costante aumento del prezzo dei carburanti. Inoltre, l’inquinamento naturale dovuto al disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e l’aumento della concentrazione di CO2 derivante dalle inquinanti sabbie bituminose dell’Alberta (Canada) presuppongono dei costi tanto ecologicamente trasparenti quanto economicamente nascosti. Se questa tendenza continua, sempre meno persone potranno permettersi di usare la macchina, riscaldare la casa, e persino comprare il cibo. Ad ogni modo, si stima che il mondo usi circa 16 terawatt di elettricità all’anno, quando l’energia solare ha il potenziale di generare 6000 volte l’attuale produzione mondiale, di sicuro a sufficienza per creare energia in abbondanza. Un’energia abbondante, ben distribuita e pulita è la chiave per un mondo giusto e sostenibile. Con energia in abbondanza ci può essere acqua in abbondanza. Con acqua in abbondanza, ci può essere cibo in abbondanza.
È giunto il momento di abbandonare le rigide ideologie e teorie di una mano invisibile che promette una prosperità mondiale irraggiungibile, e accettare l’ovvia necessità di trasformare la nostra infrastruttura energetica per permettere la condivisione di un’energia abbondante, ben distribuita e pulita.
Abbracciamo nuovi modi di pensare, e esploriamo nuovi sistemi economici e modelli di vita che promuovano l’abbondanza, e lascino le lattine di aria pulita a commedie di satira spaziale.
FONTE: SUSTAINABLE MAN
A patto che si possa creare energia in abbondanza. Sebbene sia in circolazione da secoli, l’energia sta diventando sempre più scarsa, come testimonia il costante aumento del prezzo dei carburanti. Inoltre, l’inquinamento naturale dovuto al disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e l’aumento della concentrazione di CO2 derivante dalle inquinanti sabbie bituminose dell’Alberta (Canada) presuppongono dei costi tanto ecologicamente trasparenti quanto economicamente nascosti. Se questa tendenza continua, sempre meno persone potranno permettersi di usare la macchina, riscaldare la casa, e persino comprare il cibo. Ad ogni modo, si stima che il mondo usi circa 16 terawatt di elettricità all’anno, quando l’energia solare ha il potenziale di generare 6000 volte l’attuale produzione mondiale, di sicuro a sufficienza per creare energia in abbondanza. Un’energia abbondante, ben distribuita e pulita è la chiave per un mondo giusto e sostenibile. Con energia in abbondanza ci può essere acqua in abbondanza. Con acqua in abbondanza, ci può essere cibo in abbondanza.
È giunto il momento di abbandonare le rigide ideologie e teorie di una mano invisibile che promette una prosperità mondiale irraggiungibile, e accettare l’ovvia necessità di trasformare la nostra infrastruttura energetica per permettere la condivisione di un’energia abbondante, ben distribuita e pulita.
Abbracciamo nuovi modi di pensare, e esploriamo nuovi sistemi economici e modelli di vita che promuovano l’abbondanza, e lascino le lattine di aria pulita a commedie di satira spaziale.
FONTE: SUSTAINABLE MAN
1 commento:
Gran bel post Dionisio, limpido, intelligente , interessante.
Purtroppo vedo il tutto irragiungibile, vedo il tutto sotto forma di utopia, perchè è da tempo che si predicano le stesse cose e ogni anno la massa scende di un gradino.
Aria in scatola?
Chissà forse Mel Brooks aveva ragione?
Bacio speciale!!!!!::))
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