Di Davide Ragozzini
Un’amica mi ha chiesto quale fosse questa scoperta e io le ho risposto che sono le cose che sa già, di cui parliamo noi, che se sorridi ti sorridono anche gli altri, che se chiedi aiuto al “cielo”, qualcosa o qualcuno sembra rispondere, che la vita è una parentesi in qualcos’altro e che evoluzione è solo amore.
A volte ci si può spaventare di fronte a certi argomenti ma dovremmo avere fiducia sopratutto in noi stessi perché essere nell’amore e sopratutto veramente sceglierlo consapevolmente, crea una specie di protezione alla quale puoi far appello ogni volta che hai paura.
Tutti quanti, credo, presto avremo molto dalla vita, perché ci stiamo aiutando, siamo uniti.
Sembrerebbe che le persone si incontrino per caso ma alla fine si trovano a condividere e si aiutano uno con l’altro, in un modo o nell’altro.
È commovente e credo che stiano per succedere un sacco di cose, forse qualcuna sarà, almeno agli occhi di molti noi, un po’ brutta, ma alla fine vedremo che diverremo un unico grande popolo unito. Ecco cos’è la verità che ho scelto di credere, perché ne vale la pena, soprattutto se non ti riconosci e non ti identifichi in questo mondo così come è organizzato e gestito.
Immagino che prima di arrivare ad una stabilità armoniosa e pacifica sperimenteremo un po’ di subbuglio, forse.
Questi schemi stanno cadendo e faranno minimo un po’ di rumore e/o solleveranno un bel polverone. Credo che sia inevitabile, ma non dobbiamo avere paura, MAI, perché è la strada verso un mondo nuovo, è normale un po’ di trambusto.
Io ho scelto di credere alla seguente verità: chi saprà accogliere questo cambiamento senza paura e anzi, deciderà e oserà di sostenerlo, a questa persona non gli mancherà il sostentamento. Qualcuno si preoccupa dei suoi figli ma io credo che i bimbi sono già salvi in partenza, anzi, in un certo senso sono più evoluti di noi perché si sono incarnati dopo di noi e 99 su 100, quindi, sono più evoluti. Molti di loro sono qui per aiutare, spesso infatti sono loro che ci fanno crescere.
Io ho scelto di credere alla seguente verità: chi saprà accogliere questo cambiamento senza paura e anzi, deciderà e oserà di sostenerlo, a questa persona non gli mancherà il sostentamento. Qualcuno si preoccupa dei suoi figli ma io credo che i bimbi sono già salvi in partenza, anzi, in un certo senso sono più evoluti di noi perché si sono incarnati dopo di noi e 99 su 100, quindi, sono più evoluti. Molti di loro sono qui per aiutare, spesso infatti sono loro che ci fanno crescere.
Non bisogna preoccuparci mai e anzi potremmo benedire ogni volta che vediamo cadere giù un pezzo di questa società malata.
Il disagio che ognuno di noi sperimenterà in questo cambiamento è inversamente proporzionale alla consapevolezza di essere nell’amore, al suo livello evolutivo.
Come dicevo poco fa, scegliamo, crediamoci e sentiamoci protetti, noi e i nostri bambini. Scegliamo di credere che non ci succederà niente, perché in fondo cosa abbiamo da perdere a crederlo? In ogni caso assumeremmo un atteggiamento positivo.
Proviamo a condividere questa visione o filosofia con gli altri ma se vediamo che qualcuno soffre, non dobbiamo farci contagiare perché in fondo potrebbe essere davvero una loro scelta. Aiutare non significa condividere il dolore, significa prendersi la responsabilità di condividere un’idea che a noi sembra buona e che pensiamo possa aiutare anche gli altri. Sembra appunto che tutti noi possiamo scegliere l’amore in qualunque momento.
Un po’ come è capitato allo zio della mia amica: lui era molto ammalato e lei che lo amava tanto ha pensato di condividere con lui il libro sul Dott. Hamer (La medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione?) lei ha fatto l’unica cosa che poteva fare, il libro glielo ha dato ma lui non ha recepito il messaggio, è sicuramente rimasto ancorato ai suoi vecchi schemi che di fatto lo hanno portato alla morte. Attraverso la nuova medicina, è guarita moltissima gente, molta di più di quello che riesce ad ottenere la medicina classica. Capite, la nostra responsabilità è di divulgare il più possibile, ma poi ognuno fa le sue scelte e nei confronti di chi soffre possiamo solo provare compassione ma nel contempo dobbiamo saper gioire per noi stessi, perché siamo stati capaci di fare una scelta e molto probabilmente è quella giusta.
Potremmo vivere questo momento storico come un’opportunità e non come qualcosa di catastrofico, già anche questo implica una scelta. Abbiamo delle paure che ci sono indotte.
Certo, potremmo trovarci nel bel mezzo di un conflitto nucleare e questo, a mio avviso, è lo scenario peggiore. Adesso permettetemi di osare: e allora!!! Vi dico io. Intanto non è ancora successo e forse si eviterà proprio perché moltissime persone sceglieranno l’amore invece che la paura o peggio ancora il male. Sembra che l’amore sia un’energia contagiosa, quindi sceglierei di crederci, se oltretutto non perdiamo nulla a farlo, potrebbe veramente risollevare le sorti del nostro futuro.
Le cose brutte che ci capitano, sono le nostre prove, ci troviamo in situazioni dove dobbiamo trovare la forza per evolvere. In fondo la vita è come una palestra, che ci prepara e ci fa evolvere. L’obbiettivo alla fine è uno solo, cosmico , universale: riunirci nell’amore, è l’unica cosa che esiste, è tutto, è un’energia e quando piano piano attraverso le esperienze, entriamo in contatto con essa, diventiamo più forti, ma più forti nella semplicità, nell’umiltà e nella compassione, anche per i nostri carnefici, che sono i nostri fratelli. Soffrono anche loro e attraverso le loro azioni, in qualche modo evolvono pure loro e a noi ci aiutano nella nostra evoluzione perché ci fanno consapevolezza.
Il male alla fine va ringraziato perché è grazie a lui che noi evolviamo. Alla fine non esiste il male, è solo assenza di luce.
Bisogna ammettere che non ci succedono solo cose brutte, ci succedono anche cose belle che poi magari all’interno contengono delle piccole prove.
Però a volte crediamo che le cose belle non ce le meritiamo oppure in qualche modo ne abbiamo una considerazione quasi reverenziale, non so se mi spiego, tanto che alla fine potrebbe essere che le allontaniamo noi stessi.
Ma le cose belle, più che un premio dovremmo considerarle situazioni che abbiamo raggiunto grazie ai nostri progressi evolutivi, situazioni dove possiamo mettere in pratica le cose che abbiamo imparato e dove possiamo ulteriormente aiutare gli altri, magari anche solo con l’esempio. Molte delle cose che ci succedono sono delle opportunità. Essere felici non è un premio o una meta., prima o poi farà parte della nostra esistenza. Ecco in cosa scelgo di credere.
Incontrare persone davvero felici può essere traumatico, perché la prima domanda che ci facciamo è: perché io no? e allora partono dei percorsi mentali che dovrebbero portare il risultato di un’espansione della nostra coscienza. Ma non credo che ci venga in mente che se noi non siamo felici dovrebbe diventare triste o disperata anche la persona felice che abbiamo incontrato. Un atteggiamento simile porta inevitabilmente ad una involuzione. Sarebbe opportuno invece, cogliere l’occasione per farci domande un tantino più profonde sulla nostra situazione.
Quindi le cose belle che ci succedono non dobbiamo considerarle un punto di arrivo, una metà, un premio, ma un nuovo punto di partenza, quindi gioirne per quello che sono.
Non esistono premi come non esistono punizioni, se ci fate caso, nelle cose brutte cresciamo noi, nelle cose belle abbiamo l’opportunità di aiutare gli altri.
Basta essere buoni per essere speciali.
Davide Ragozzini
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