Alla fine uno si chiede a cosa serva tutto questo. Soprattutto perché costringere l’uditorio a partecipare ad un rituale prima della conferenza e uno dopo. Che bisogno c’è di far alzare cinquanta persone, dir loro di chiudere gli occhi, di tener sollevata la mano destra e di concentrarsi in una preghiera silenziosa al Dio dell’universo affinché non faccia scoppiare la terza guerra mondiale?
Alcuni saranno arrivati già preparati, sapendo a cosa andavano incontro, ma altri, come il sottoscritto, non amano essere coinvolti in gesti e preghiere che lasciano il tempo che trovano e di fronte all’invito della relatrice di alzarsi in piedi e seguire le sue istruzioni hanno due possibilità: obbedire o rifiutarsi. In casi come questo l’individuo viene sottoposto alla pressione psicologica di dover uniformarsi al gregge o di restarne fuori. Io ho scelto, ovviamente, la seconda opzione, ma confesso che mi aspettavo da un momento all’altro, sia nel primo rituale che nel secondo, finale, di essere ripreso dalla dottoressa Tikuana Tacha, che teneva la conferenza.
Non è successo, grazie a Dio. Non mi piace, come non piace a nessuno, finire sotto la luce dei riflettori. Si chiama panico da palcoscenico. Per fortuna, mi si è parato un muro di persone davanti a me, che mi hanno fatto da scudo mentre restavo seduto e coperto alla vista della dottoressa colombiana. Il disagio da parte mia è stato contenuto e mentre tutti gli altri tenevano gli occhi chiusi, stando in piedi con la mano alzata, ne ho approfittato per aggiungere altre impressioni agli appunti che avevo già iniziato a prendere.
La conferenza in oggetto, tenutasi venerdì 5 aprile, s’intitolava “L’uomo e i suoi segreti
ancora da scoprire”.
Facendo una breve ricerca su internet ho visto che la dottoressa Tikuana viene spesso in Italia e le sue conferenze hanno sempre lo stesso titolo. Solo che di segreti svelati non mi pare ce ne siano stati molti, perché le cose che ho sentito, tranne alcune chicche ingenue di tipo animista di cui riferirò più avanti, non hanno il pregio della novità, almeno per me.
Della dottoressa Tacha ho apprezzato l’energia e la passione, ma quanto ai contenuti delle sue tesi non si è trattato altro che di rimaneggiamenti della più becera dottrina cattolica, esportata dai gesuiti in Sudamerica a partire dal XVII secolo. Per tutta la durata della riunione non ho potuto fare a meno di pensare che lei è il risultato vivente dell’indottrinamento che i missionari hanno imposto ai nativi delle due Americhe. Si tratta a mio avviso di un bel pastrocchio che, detto in parole eleganti, rappresenta un ecumenismo confortevole e rassicurante, che incarna degnamente lo spirito cristiano.
Se i protestanti, come spiegato da John Kleeves, hanno inviato i propri missionari in avanscoperta per attuare politiche colonialiste di stampo imperialista, i cattolici non hanno fatto di meglio, solo che il dominio che il Vaticano ha voluto attuare in giro per il mondo era più subdolo e manipolatorio.
Ciò non toglie che il cattolicesimo abbia fatto anche del bene alle popolazioni del Sudamerica, se tralasciamo il primo periodo in cui venivano distribuite agli indigeni coperte infettate dal vaiolo con lo scopo preciso di sterminarli.
Ora quei tempi sono passati e la religiosità dei latino-americani è molto più elevata della nostra, come testimonia spesso Don Pierluigi Di Piazza. La dottoressa Tikuana, inoltre, a dispetto del ruolo di scontata predicatrice cattolica, nella sua vita d’ogni giorno a Bogotà dimostra di avere un cuore grande come una casa e di mettere in pratica il principio che va diffondendo secondo cui l’unica vera forza che fa muovere il mondo, e che dovrebbe permeare le nostre singole esistenze, è l’amore.
Lo diceva già Dante: “L’amor che move il sole e l’altre stelle….” E si tratta di un principio universale antichissimo, nato con la creazione del primo uomo da parte degli Elohim e di cui il cristianesimo è solo il pensiero più recente ad esso uniformatosi.
Spesso dimentichiamo che il cristianesimo fondato da San Paolo è solo un copia e incolla di tesi anteriori e le belle parole pronunciate venerdì sera da Tikuana Tacha sono più adatte ad un pubblico di scolari preadolescenti, che a persone adulte, ma forse quelle che erano sedute vicino a me, nella sala conferenze delle Scuole Vecchie di Codroipo, erano proprio così, in sembianza da adulti.
Insomma, se avessi avuto necessità di seguire qualche rituale, me ne andavo a messa e se volevo sentire le solite argomentazioni fittizie mi sintonizzavo su Radio Maria. Evidentemente, però, ci sono persone che cercano esattamente questo: qualche brandello di religiosità esotica che gli stantii rituali domenicali in chiesa non offrono più. Da tempo infatti si parla di crisi della Chiesa. Con vocazioni in calo e chiese vuote. Di conseguenza, molti si rivolgono altrove, con grande dispiacere delle gerarchie ecclesiastiche e il fenomeno pare sia cominciato negli anni Sessanta, con le migrazioni di giovani occidentali verso l’India.
Tikuana, con le sue performances, ha sicuramente l’approvazione del Vaticano. In questo
periodo di crisi economica, considerato che viene almeno una volta l’anno in Italia insieme a suo marito, il costo dei biglietti d’aereo non può essere ammortizzato dalla vendita dei librio dal buon cuore dei partecipanti alle sue conferenze e non posso escludere che, dietro, ci sia qualche aiutino della Chiesa.
Parlare d’amore è rassicurante e per il Vaticano è la forma più adatta per dominare l’umanità. Tikuana è sicuramente una persona sincera, ma accodarsi alla dottrina cattolica evidenzia il danno che ai nativi americani è stato fatto, sopprimendo le loro culture, oltre ai loro corpi fisici, e implica una complicità nel Grande Inganno che Babilonia sta portando avanti sulle menti degli uomini da migliaia d’anni.
E’ chiaro che la Chiesa Cattolica è solo uno dei tanti nomi della religione babilonese che è stata inventata per tenere a bada l’umanità. Tikuana naturalmente non si rende conto di far parte di questo antico gioco.
La cultura animista che trapela dalle sue parole è una cultura addomesticata, che ha avuto il nulla osta ecclesiastico. Del resto, “cattolico” significa universale e in qualche modo si deve pur mostrare l’universalità del cattolicesimo, anche servendosi di una sciamana colombiana.
Una bambina presente fra il pubblico, dopo aver saputo che Tikuana passava molto tempo nella selva a contatto con gli spiriti della natura, le ha chiesto cosa le dicessero tali spiriti. Al che la relatrice ha detto che, dopo Dio, il suo più grande amico è un albero con molte radici e molti rami. L’albero, che parla con voce d’uomo a differenza dei fiori che parlano con voci di donna, le ha detto spesso che si sente triste tutte le volte che qualcuno gli taglia i rami o gli asporta la corteccia e io non ho potuto fare a meno di pensare che questo è un tipico caso di proiezione freudiana, di quando cioè si mette in bocca agli altri quelli che sono i nostri pensieri. Normalmente le proiezioni freudiane si fanno con le persone, ma in questo caso, in perfetto stile animista, Tikuana lo fa con una pianta. Ci vuole una bella fantasia, neanche tanto originale, a dire il vero. Io faccio fatica a capire quello che pensa il mio cane!
Ecco, a proposito del rapporto sciamanesimo-animali, argomento che mi ha fatto scontrare qualche tempo fa con unadepto sciamano che si firmava “Lupo nella notte”, Tikuana ha affermato che dobbiamo pregare il Dio dell’universo affinché miliardi di creature marine abbiano un mare pulito, ma subito dopo, nel giro di pochi secondi, ha detto che ai propri figli non bisogna regalare un pesce, ma una canna da pesca, affinché possano portarti un pesce quando tu, vecchio genitore, avrai fame. Una specie d’assicurazione sulla vita.
A parte il fatto che la storia della canna da pesca da regalare ai poveri, anziché regalargli il pesce, è di derivazione cinese, io vedo una contraddizione nel desiderare che il mare resti sempre pulito, in nome di una presunta simbiosi tra l’essere umano e la natura, e la dieta carnea a base di animali.
Quando poi, verso la fine della serata, Tikuana ci ha mostrato le immagini dei ventun bambini che vivono con lei e suo marito mentre mangiavano il “perro calliente”, altrimenti conosciuto come “hot dog”, ho capito che nonostante tutte le belle parole d’empatia con la natura, gli animali non hanno un grosso guadagno dalle teorie animiste (e questo si sapeva) e quindi non possono conseguentemente incontrare la mia personale approvazione.
Lo scontro virtuale che ebbi in un forum con un adepto s’incentrava sulla mia tesi secondo cui gli sciamani praticano sacrifici animali. Ne ho parlato brevemente prima della conferenza con Marisa Pellizzon, organizzatrice dell’evento, nonché amica di Tikuana, e anche lei ha negato che i veri sciamani uccidano animali nei loro rituali, anche se ci possono essere stregoni che lo fanno, ma che non hanno niente a che fare con lo sciamanesimo.
Io ho conosciuto alcuni stregoni malgasci e posso confermarlo, mentre non ho mai conosciuto sciamani amazzonici e non posso saperlo con precisione, ma se me lo dice anche la signora Pellizzon, dopo quell’utente del web di cui sopra, non ho più motivo di dubitare.
Di fatto, non contemplando l’alimentazione senza crudeltà e passando sopra allo sfruttamento degli animali, sancito dalla Chiesa, lo sciamanesimo non è una religione per animali, parafrasando quel film dal titolo: “Non è un paese per vecchi”.
Qui, nel somministrare carne ai bimbi suoi ospiti, si può intravedere l’influsso del cattolicesimo, che è andato solo a sovrapporsi alla cultura da predatori che gli indios hanno da millenni nel loro contesto ambientale. Ora, la domanda principe che tutti ci dovremmo porre è: si può parlare d’amore, come unica via da seguire, e macellare animali?
Io rispondo agevolmente di no, ma Tikuana, altrettanto agevolmente, e con mille fittizie argomentazioni, mi direbbe che sì, si può perché gli animali sono stati messi al nostro servizio e l’unica cosa che ci viene richiesta da Dio è quella di portar loro rispetto e di non farli soffrire quando vengono macellati.
E allora, se questa è la scontatissima risposta, lasciate che spari la bordata da novanta.
Non c’è nessun Dio dell’universo, cara la mia Tikuana Tacha!
Dio è stato inventato dagli uomini per poter santificare il proprio dominio prima sulle bestie e poi, non essendo mai sazi, anche su altri uomini. Se n’è accorto anche quel Pinco Pallino di Milan Kundera.
Da qui, la caccia e la guerra, ovvero lo sfruttamento degli animali e quello di altri uomini. Da
qui, tutta la tragedia dell’umanità che si dibatte in un incubo da essa stessa continuamente rinnovato e perpetuato.
Al limite, posso giustificare la presenza del male sulla terra nel senso che sono stati gli Elohim, conosciuti dai sumeri come Anunnaki, ad imporre le loro abitudini manipolatorie, sfruttatorie e violente alle loro creature geneticamente modificate.
Se non fossero sbarcati sulla Terra circa 450.000 anni fa, noi non avremmo conosciuto il male e saremmo rimasti all’interno degli equilibri naturali, svolgendo di volta in volta il ruolo di prede d’animali più grossi e di predatori di quelli più piccoli.
Noi non ci saremmo accorti di quanto grande e misterioso sia l’universo e non avremmo bisogno di stampelle psicologiche per tirare avanti, né ci saremmo mai riuniti ad ascoltare una simpatica dottoressa sciamana con i suoi raccontini per bambini.
In conclusione, stimo questa donna, ma non per le bugie millenarie che è venuta inconsapevolmente a raccontarci, bensì perché si è rimboccata le maniche e sta facendo qualcosa di buono per ventuno orfanelli, a cui si aggiungono altri venti bambini con famiglia che vanno a casa sua per il pranzo e poi tornano a casa. Un asilo privato che necessita di fondi visto che il governo colombiano è composto di farabutti come tutti i governi ed è impegnato ad arricchirsi con la cocaina.
Ci sono anche da noi donne che accolgono decine di cani randagi, offrendo loro cibo e opportunità di vita migliori, ma non vanno in giro a tenere conferenze per raccogliere fondi e, anche se lo facessero, verrebbero considerate delle innocue stravaganti e a sentirle parlare non andrebbe nessuno. Non è colpa di Tikuana se esiste questa discriminazione verso gli animalisti, “figli di un Dio minore”, ma la scarsa considerazione data alle volontarie zoofile da questa nostra società specista fa il paio con il menù carneo che Tikuana fornisce ai suoi bambini. E’ lo stesso antropocentrismo all’opera.
Tikuana gira l’Italia, suo paese d’adozione ormai, per chiedere fondi, giocattoli, medicine e strumenti musicali, visto che intende fornire un’educazione completa ai suoi figli adottivi. Dio gliene renderà merito, quel Dio dell’universo che lei prega affinché non scoppi la terza guerra mondiale, tenga lontane le malattie, faccia cadere la pioggia quel tanto che basta e faccia venire il sole quel tanto che basta e, soprattutto, renda pulita la nostra anima.
Io penso di avere l’anima abbastanza pulita, nonostante non creda più ai dogmi delle religioni mitologiche e, forse proprio per questo, sono sereno e accetto il mio destino di creatura mortale, senza farmi ingannare da false promesse di resurrezione, di vita eterna o di reincarnazione, tutte cose che Mauro Biglino definisce “favole consolatorie”.
Alla domanda di una donna del pubblico sul perché l’uomo si comporti come “una cellula
cancerogena”, Tikuana ha risposto che ciò avviene perché c’è un altro Dio: il Consumismo e ha riportato una sua esperienza di pochi giorni fa a Udine. Andando in un centro commerciale il giorno di Pasqua ha trovato tutti i negozi chiusi e neanche un’anima in giro. Ha pensato: “Guarda che bello! Come sono religiosi gli italiani e come festeggiano la Santa Pasqua in famiglia”.
Poi è tornata il giorno dopo e c’erano ventimila persone! Non si poteva neanche camminare. Allora, ha dovuto ricredersi e ammettere che gli italiani sono schiavi del consumismo e della compulsione all’acquisto come tutti gli altri occidentali.
Al di là dell’aneddoto impressionante, per lei e suo marito abituati ai negozietti di Bogotà, la risposta data all’ascoltatrice mi sembra un po’ deboluccia. Io avrei detto che la follia dell’essere umano, che lo rende un virus come affermato dall'agente Smith nel film “Matrix”, è solo un modo con cui la natura metterà le cose a posto attuando la nostra completa estinzione. In questo io sono molto più sciamano di Tikuana.
La natura ha tempi lunghi e ci sta mettendo anche troppo per eliminare il cancro umano che infetta il pianeta Terra. Dio non c’entra. Dio non esiste o, se esiste, dorme il sonno dei giusti. Lasciamolo quindi dormire e invece di pregarlo affinché Kim Jong Un non faccia scoppiare la terza guerra mondiale, pensiamo che forse quel grassoccio coreano dalla faccia di maiale è proprio lo “strumento” adatto nelle mani di Dio, ovvero della natura.
E’ proprio ciò che da tanto tempo stiamo aspettando.
Sciamani permettendo.
fonte
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2013/04/cattolicesimo-animista.html
Della dottoressa Tacha ho apprezzato l’energia e la passione, ma quanto ai contenuti delle sue tesi non si è trattato altro che di rimaneggiamenti della più becera dottrina cattolica, esportata dai gesuiti in Sudamerica a partire dal XVII secolo. Per tutta la durata della riunione non ho potuto fare a meno di pensare che lei è il risultato vivente dell’indottrinamento che i missionari hanno imposto ai nativi delle due Americhe. Si tratta a mio avviso di un bel pastrocchio che, detto in parole eleganti, rappresenta un ecumenismo confortevole e rassicurante, che incarna degnamente lo spirito cristiano.
Se i protestanti, come spiegato da John Kleeves, hanno inviato i propri missionari in avanscoperta per attuare politiche colonialiste di stampo imperialista, i cattolici non hanno fatto di meglio, solo che il dominio che il Vaticano ha voluto attuare in giro per il mondo era più subdolo e manipolatorio.
Ciò non toglie che il cattolicesimo abbia fatto anche del bene alle popolazioni del Sudamerica, se tralasciamo il primo periodo in cui venivano distribuite agli indigeni coperte infettate dal vaiolo con lo scopo preciso di sterminarli.
Ora quei tempi sono passati e la religiosità dei latino-americani è molto più elevata della nostra, come testimonia spesso Don Pierluigi Di Piazza. La dottoressa Tikuana, inoltre, a dispetto del ruolo di scontata predicatrice cattolica, nella sua vita d’ogni giorno a Bogotà dimostra di avere un cuore grande come una casa e di mettere in pratica il principio che va diffondendo secondo cui l’unica vera forza che fa muovere il mondo, e che dovrebbe permeare le nostre singole esistenze, è l’amore.
Lo diceva già Dante: “L’amor che move il sole e l’altre stelle….” E si tratta di un principio universale antichissimo, nato con la creazione del primo uomo da parte degli Elohim e di cui il cristianesimo è solo il pensiero più recente ad esso uniformatosi.
Spesso dimentichiamo che il cristianesimo fondato da San Paolo è solo un copia e incolla di tesi anteriori e le belle parole pronunciate venerdì sera da Tikuana Tacha sono più adatte ad un pubblico di scolari preadolescenti, che a persone adulte, ma forse quelle che erano sedute vicino a me, nella sala conferenze delle Scuole Vecchie di Codroipo, erano proprio così, in sembianza da adulti.
Insomma, se avessi avuto necessità di seguire qualche rituale, me ne andavo a messa e se volevo sentire le solite argomentazioni fittizie mi sintonizzavo su Radio Maria. Evidentemente, però, ci sono persone che cercano esattamente questo: qualche brandello di religiosità esotica che gli stantii rituali domenicali in chiesa non offrono più. Da tempo infatti si parla di crisi della Chiesa. Con vocazioni in calo e chiese vuote. Di conseguenza, molti si rivolgono altrove, con grande dispiacere delle gerarchie ecclesiastiche e il fenomeno pare sia cominciato negli anni Sessanta, con le migrazioni di giovani occidentali verso l’India.
Tikuana, con le sue performances, ha sicuramente l’approvazione del Vaticano. In questo
periodo di crisi economica, considerato che viene almeno una volta l’anno in Italia insieme a suo marito, il costo dei biglietti d’aereo non può essere ammortizzato dalla vendita dei librio dal buon cuore dei partecipanti alle sue conferenze e non posso escludere che, dietro, ci sia qualche aiutino della Chiesa.
Parlare d’amore è rassicurante e per il Vaticano è la forma più adatta per dominare l’umanità. Tikuana è sicuramente una persona sincera, ma accodarsi alla dottrina cattolica evidenzia il danno che ai nativi americani è stato fatto, sopprimendo le loro culture, oltre ai loro corpi fisici, e implica una complicità nel Grande Inganno che Babilonia sta portando avanti sulle menti degli uomini da migliaia d’anni.
E’ chiaro che la Chiesa Cattolica è solo uno dei tanti nomi della religione babilonese che è stata inventata per tenere a bada l’umanità. Tikuana naturalmente non si rende conto di far parte di questo antico gioco.
La cultura animista che trapela dalle sue parole è una cultura addomesticata, che ha avuto il nulla osta ecclesiastico. Del resto, “cattolico” significa universale e in qualche modo si deve pur mostrare l’universalità del cattolicesimo, anche servendosi di una sciamana colombiana.
Una bambina presente fra il pubblico, dopo aver saputo che Tikuana passava molto tempo nella selva a contatto con gli spiriti della natura, le ha chiesto cosa le dicessero tali spiriti. Al che la relatrice ha detto che, dopo Dio, il suo più grande amico è un albero con molte radici e molti rami. L’albero, che parla con voce d’uomo a differenza dei fiori che parlano con voci di donna, le ha detto spesso che si sente triste tutte le volte che qualcuno gli taglia i rami o gli asporta la corteccia e io non ho potuto fare a meno di pensare che questo è un tipico caso di proiezione freudiana, di quando cioè si mette in bocca agli altri quelli che sono i nostri pensieri. Normalmente le proiezioni freudiane si fanno con le persone, ma in questo caso, in perfetto stile animista, Tikuana lo fa con una pianta. Ci vuole una bella fantasia, neanche tanto originale, a dire il vero. Io faccio fatica a capire quello che pensa il mio cane!
Ecco, a proposito del rapporto sciamanesimo-animali, argomento che mi ha fatto scontrare qualche tempo fa con unadepto sciamano che si firmava “Lupo nella notte”, Tikuana ha affermato che dobbiamo pregare il Dio dell’universo affinché miliardi di creature marine abbiano un mare pulito, ma subito dopo, nel giro di pochi secondi, ha detto che ai propri figli non bisogna regalare un pesce, ma una canna da pesca, affinché possano portarti un pesce quando tu, vecchio genitore, avrai fame. Una specie d’assicurazione sulla vita.
A parte il fatto che la storia della canna da pesca da regalare ai poveri, anziché regalargli il pesce, è di derivazione cinese, io vedo una contraddizione nel desiderare che il mare resti sempre pulito, in nome di una presunta simbiosi tra l’essere umano e la natura, e la dieta carnea a base di animali.
Quando poi, verso la fine della serata, Tikuana ci ha mostrato le immagini dei ventun bambini che vivono con lei e suo marito mentre mangiavano il “perro calliente”, altrimenti conosciuto come “hot dog”, ho capito che nonostante tutte le belle parole d’empatia con la natura, gli animali non hanno un grosso guadagno dalle teorie animiste (e questo si sapeva) e quindi non possono conseguentemente incontrare la mia personale approvazione.
Lo scontro virtuale che ebbi in un forum con un adepto s’incentrava sulla mia tesi secondo cui gli sciamani praticano sacrifici animali. Ne ho parlato brevemente prima della conferenza con Marisa Pellizzon, organizzatrice dell’evento, nonché amica di Tikuana, e anche lei ha negato che i veri sciamani uccidano animali nei loro rituali, anche se ci possono essere stregoni che lo fanno, ma che non hanno niente a che fare con lo sciamanesimo.
Io ho conosciuto alcuni stregoni malgasci e posso confermarlo, mentre non ho mai conosciuto sciamani amazzonici e non posso saperlo con precisione, ma se me lo dice anche la signora Pellizzon, dopo quell’utente del web di cui sopra, non ho più motivo di dubitare.
Di fatto, non contemplando l’alimentazione senza crudeltà e passando sopra allo sfruttamento degli animali, sancito dalla Chiesa, lo sciamanesimo non è una religione per animali, parafrasando quel film dal titolo: “Non è un paese per vecchi”.
Qui, nel somministrare carne ai bimbi suoi ospiti, si può intravedere l’influsso del cattolicesimo, che è andato solo a sovrapporsi alla cultura da predatori che gli indios hanno da millenni nel loro contesto ambientale. Ora, la domanda principe che tutti ci dovremmo porre è: si può parlare d’amore, come unica via da seguire, e macellare animali?
Io rispondo agevolmente di no, ma Tikuana, altrettanto agevolmente, e con mille fittizie argomentazioni, mi direbbe che sì, si può perché gli animali sono stati messi al nostro servizio e l’unica cosa che ci viene richiesta da Dio è quella di portar loro rispetto e di non farli soffrire quando vengono macellati.
E allora, se questa è la scontatissima risposta, lasciate che spari la bordata da novanta.
Non c’è nessun Dio dell’universo, cara la mia Tikuana Tacha!
Dio è stato inventato dagli uomini per poter santificare il proprio dominio prima sulle bestie e poi, non essendo mai sazi, anche su altri uomini. Se n’è accorto anche quel Pinco Pallino di Milan Kundera.
Da qui, la caccia e la guerra, ovvero lo sfruttamento degli animali e quello di altri uomini. Da
qui, tutta la tragedia dell’umanità che si dibatte in un incubo da essa stessa continuamente rinnovato e perpetuato.
Al limite, posso giustificare la presenza del male sulla terra nel senso che sono stati gli Elohim, conosciuti dai sumeri come Anunnaki, ad imporre le loro abitudini manipolatorie, sfruttatorie e violente alle loro creature geneticamente modificate.
Se non fossero sbarcati sulla Terra circa 450.000 anni fa, noi non avremmo conosciuto il male e saremmo rimasti all’interno degli equilibri naturali, svolgendo di volta in volta il ruolo di prede d’animali più grossi e di predatori di quelli più piccoli.
Noi non ci saremmo accorti di quanto grande e misterioso sia l’universo e non avremmo bisogno di stampelle psicologiche per tirare avanti, né ci saremmo mai riuniti ad ascoltare una simpatica dottoressa sciamana con i suoi raccontini per bambini.
In conclusione, stimo questa donna, ma non per le bugie millenarie che è venuta inconsapevolmente a raccontarci, bensì perché si è rimboccata le maniche e sta facendo qualcosa di buono per ventuno orfanelli, a cui si aggiungono altri venti bambini con famiglia che vanno a casa sua per il pranzo e poi tornano a casa. Un asilo privato che necessita di fondi visto che il governo colombiano è composto di farabutti come tutti i governi ed è impegnato ad arricchirsi con la cocaina.
Ci sono anche da noi donne che accolgono decine di cani randagi, offrendo loro cibo e opportunità di vita migliori, ma non vanno in giro a tenere conferenze per raccogliere fondi e, anche se lo facessero, verrebbero considerate delle innocue stravaganti e a sentirle parlare non andrebbe nessuno. Non è colpa di Tikuana se esiste questa discriminazione verso gli animalisti, “figli di un Dio minore”, ma la scarsa considerazione data alle volontarie zoofile da questa nostra società specista fa il paio con il menù carneo che Tikuana fornisce ai suoi bambini. E’ lo stesso antropocentrismo all’opera.
Tikuana gira l’Italia, suo paese d’adozione ormai, per chiedere fondi, giocattoli, medicine e strumenti musicali, visto che intende fornire un’educazione completa ai suoi figli adottivi. Dio gliene renderà merito, quel Dio dell’universo che lei prega affinché non scoppi la terza guerra mondiale, tenga lontane le malattie, faccia cadere la pioggia quel tanto che basta e faccia venire il sole quel tanto che basta e, soprattutto, renda pulita la nostra anima.
Io penso di avere l’anima abbastanza pulita, nonostante non creda più ai dogmi delle religioni mitologiche e, forse proprio per questo, sono sereno e accetto il mio destino di creatura mortale, senza farmi ingannare da false promesse di resurrezione, di vita eterna o di reincarnazione, tutte cose che Mauro Biglino definisce “favole consolatorie”.
Alla domanda di una donna del pubblico sul perché l’uomo si comporti come “una cellula
cancerogena”, Tikuana ha risposto che ciò avviene perché c’è un altro Dio: il Consumismo e ha riportato una sua esperienza di pochi giorni fa a Udine. Andando in un centro commerciale il giorno di Pasqua ha trovato tutti i negozi chiusi e neanche un’anima in giro. Ha pensato: “Guarda che bello! Come sono religiosi gli italiani e come festeggiano la Santa Pasqua in famiglia”.
Poi è tornata il giorno dopo e c’erano ventimila persone! Non si poteva neanche camminare. Allora, ha dovuto ricredersi e ammettere che gli italiani sono schiavi del consumismo e della compulsione all’acquisto come tutti gli altri occidentali.
Al di là dell’aneddoto impressionante, per lei e suo marito abituati ai negozietti di Bogotà, la risposta data all’ascoltatrice mi sembra un po’ deboluccia. Io avrei detto che la follia dell’essere umano, che lo rende un virus come affermato dall'agente Smith nel film “Matrix”, è solo un modo con cui la natura metterà le cose a posto attuando la nostra completa estinzione. In questo io sono molto più sciamano di Tikuana.
La natura ha tempi lunghi e ci sta mettendo anche troppo per eliminare il cancro umano che infetta il pianeta Terra. Dio non c’entra. Dio non esiste o, se esiste, dorme il sonno dei giusti. Lasciamolo quindi dormire e invece di pregarlo affinché Kim Jong Un non faccia scoppiare la terza guerra mondiale, pensiamo che forse quel grassoccio coreano dalla faccia di maiale è proprio lo “strumento” adatto nelle mani di Dio, ovvero della natura.
E’ proprio ciò che da tanto tempo stiamo aspettando.
Sciamani permettendo.
fonte
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2013/04/cattolicesimo-animista.html
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