Absit iniuria verbis
Anno scolastico 2012-2013. Le scuole superiori ricevono un fascicolo intitolato “La moneta e gli strumenti alternativi di pagamento”. Il testo è stampato dalla Banca d’Italia che evidentemente è in affanno, se ha deciso con questo squallido espediente di inculcare nelle nuove generazioni l’empio culto dell’euro e del denaro elettronico.
Sfogliamo l’opuscolo: disinformazione all’ennesima potenza. E’ un’accozzaglia di menzogne per giunta scritte in italiano sciancato. E’ ovvio: non si trova neanche un accenno al signoraggio, all’usura, alla riserva frazionaria, all’anatocismo... Non che ce lo aspettassimo, ma che gli strozzini avessero la sfacciataggine di presentarsi come benefattori è il colmo. L’ipocrisia regna sovrana ed incontrastata: i criminali al potere non sono più paghi di arricchirsi con i loro loschi affari. Oggi ostentano virtù che non sanno neanche che cosa siano, nemmeno per sentito dire. Sono peggio di prostitute ottantenni che, con il favore delle tenebre e grazie ad un trucco pesante, provano ad adescare un cliente, sperando abbia la vista di Mr Magoo. Sono più patetici che altro, con il loro peana della moneta-debito, della pecunia virtuale e la demonizzazione del contante.
E’ davvero uno spettacolo grottesco che sempre più spesso va in scena nelle scuole, adattate a teatrini di guitti: zelanti vigili che disquisiscono di “legalità”, bolsi accademici che pontificano di approcci psico-socio-patologici... Olimpiadi di matematica, olimpiadi di Archimede, di Pippo, di Orazio, di Clarabella, festival della scemenza... una girandola di iniziative improbabili che sarebbero comiche, se non fossero il sintomo di un’infezione che avanza ogni giorno. E’ poi tutto un fiorire di petulanti questue per ONLUS di ladroni, profittatori che speculano sulle malattie da loro stessi provocate, patologie che sono fonte di profitti stratosferici. Se vogliono, come a fra Galdino, doneremo delle noci... Nel migliore dei casi, il coacervo di attività pseudo-didattiche e pseudo-culturali causa uno sbadiglio. Ridateci “La corazzata Potenkin”!
Che cos’è codesta ipocrisia dilagante, se non un contagio che niente e nessuno riesce ad arginare? Tutti questi mielosi programmi e bislacchi progetti hanno invaso la didattica, simili ad erbacce e rampicanti che soffocano l’edificio di una villa fatiscente. Passino le menzogne del sistema, ma queste stucchevoli commediole a base di buoni sentimenti e di (ig)nobili propositi sono veramente troppo. La scuola di “Cuore” è meno insincera, meno dolciastra, meno vomitevole. Il pensiero degli opportunisti è contaminato alle radici. Non hanno speranza: la loro mente è inquinata, incapace di concepire un’idea che non sia abietta, storta, squalificata, subdola. Questi esseri viscidi osano vendere il loro moralismo caramelloso e falso come l’oro di Bologna, per etica ed educazione.
Vadano a spigolare conferenzieri a cottimo, amministratori comunali capaci solo di leccare superfici bombate, scienziati rimbambiti, cacciastivali di regime... “Via costà con li altri cani!” Con tutto il rispetto per i cani. Gentaglia! Ciurme di mestieranti, di arrivisti, di maneggioni, di falliti…
Qualcuno ci liberi dall’insegnamento alla Piero Angela, suadente, didascalico, idealizzato, finto. E’ una didattica Angel-icata. La sapienza da “pane degli angeli” è scaduta nella pizza indigesta della “Premiata forneria Angela e figlio scodinzolante al seguito”.
Si diceva dell’aureo opuscolo che, dopo averci elargito perle di conoscenza in materia di Economia, tocca l’apogeo nella magnifica, ditirambica conclusione dove leggiamo: “La moneta ha perso i suoi connotati fisici per circolare veloce sulla rete (minuscolo, sic…), e la ricerca si sta spingendo ancora oltre: particolari dispositivi per la lettura delle impronte digitali, degli occhi, della forma del viso e della voce potranno offrirci nuovi sistemi di pagamento sempre più pratici, veloci e sicuri (sic). Il futuro della moneta ci riserverà ancora molte sorprese.”
“Molte sorprese”. Ne siamo arcisicuri...
http://zret.blogspot.it/
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