"THE END"

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martedì 18 settembre 2012

Il crepuscolo della felicita'.

Propongo questo articolo tratto da un blog di cui non condivido certe idee, anzi, ci siamo pure mandati a fanc..., però non si possono non dare i meriti per certi articoli che questo tizio scrive, gliel'ho detto ancora, è il motivo per cui lo leggo e lo mantengo nei preferiti nonostante neghi le scie di condensa ... insomma, la pensa come Piero Angela & son su questa cosa, ma per il resto ... leggerete sotto! Questo è uno scritto che sembra proprio su misura per il popolino italiano: In Italia visto che la maggioranza vive o ha vissuto una vita che definire penosa sarebbe un eufemismo, come si suol dire, magari per guadagnarsi l'aldilà ... o magari o per imitare dei modelli visti nel grande schermo ... comunque sia la nostra filosofia repressiva e razzista, perché l'ignoranza e l'Italia sono questo in fondo, razzismo, siamo sempre li, paura del diverso, ignoranza e razzismo si legano sempre col fanatismo e quando dici Vaticano dici molto ... così essere felici è come essere liberi in questa landa cristianizzata, immediatamente le persone frustrate, le quali hanno avuto un'esistenza di cui vanno così fieri che cercano sempre di portarti al loro livello di miseria, intellettuale o spirituale che sia poco cambia in senso pratico, com'è che si dice? Vedere qualcuno che prende il volo non è cosa bella se tu sei obbligato in gabbia.
E così abbiamo un paese di poveretti che cercano di ostacolare in tutti i modi la libertà in ogni campo ... siamo o non siamo il regno del proibizionismo e dell'arretratezza? Non siamo noi che abbiamo le prostitute in strada ... ed i preti pedofili? E non siamo noi che a Roma pestiamo ogni tanto degli omosessuali, così per dare l'idea del paese che siamo e per farci riconoscere come sempre? E pensare che c'è chi si da da fare per mantenere in piedi un paese del genere dove la tassazione arriva normalmente al settantacinque per cento .... ma d'altronde è risaputo: Le persone che cercano di tarpare le ali non sanno cosa vuol dire volare e probabilmente non l'hanno MAI fatto ... o comunque chi cerca di ostacolare il tuo benessere significa che non ha mai avuto il proprio, peccato però che qui siamo arrivati a proibire anche questo "E" se è vietato amare significa che in pochi l'hanno fatto e sanno cosa significa, eh!  Noi siamo il paese del calcolo si può dire? Faccio perché ...
 l'articolo che leggerete sopra al link la dice proprio giusta io che sono stato quattro stagioni in questa città. Bene:
Buona lettura
 articolo tratto da http://www.keinpfusch.net/ 

Il crepuscolo della felicita'.
[...] Questo deriva in parte dall'idea cattolica che la felicita' non sia di questo mondo, ma viene immediatamente bilanciata in questo modo: la felicita' dei ricchi e' un'offesa contro i poveri. La felicita' degli uomini e' un'offesa contro le donne. La felicita' degli operai e' un'offesa ai padroni. Non e' piu' possibile, in Italia, essere felici senza fare un dispiacere a qualcuno.
[...]
E quindi, ecco il riassunto: l'Italia non ride piu' , non si diverte piu' davvero, non prova piu' gioia , non crede piu' nella felicita', non la cerca piu', non per la crisi o per altre cose. Non ride piu', non e' piu' felice, non crede nella felicita' , perche' una incredibilmente numerosa (e sempre crescente) classe di "autorita'"
ha convinto gli italiani che:

  • La cosa -qualsiasi cosa- e' molto seria.
  • Se non e' seria, come la satira, allora e' profonda.
  • Ridere e' come pisciare, puoi farlo solo nella direzione giusta.
  • La felicita' non e' di questo mondo, perseguirla e' da sciocchi.
  • Se sei felice, offendi qualcuno: nasconditi.
  • Devi comunque sopportare qualsiasi infelicita' gli altri ti gettino addosso perche' fa parte della vita.
  • Molta di questa roba viene da un ridicolo merdaio che si trova oltretevere. Molta altra e' arrivata qui da un altro merdaio che si trova in Arabia Saudita, e ha infiltrato pezzi della sua cultura nel meridione d'Italia.
Molta di questa roba viene da un ridicolo merdaio che si trova oltretevere. Molta altra e' arrivata qui da un altro merdaio che si trova in Arabia Saudita, e ha infiltrato pezzi della sua cultura nel meridione d'Italia. 


La felicita' e' considerata un desiderio infantile, sciocco, un'aspirazione che dovrebbe sparire con l'era adulta, quando si capisce, con sano realismo, che essa non e' di questo mondo. Eccovi gli splendidi doni della cultura cattolica.(1)
Ma tutto quel merdaio ha un solo preciso imperativo categorico: farvi vivere in una condizione nella quale la felicita' e' una vergogna, la ricerca della felicita' e' un atto blasfemo, la risata e' offensiva e comunque un atto da giustificare, ogni cosa e' seria® oppure profonda®.
[...]
Una cosa che ricordo dell' Italia e' la continua gara a renderti meno felice di quanto tu fossi. Ho eseguito -a titolo personale, per curiosita' intellettuale- alcuni test. Entrare in ufficio sprizzando allegria, e dicendo di essere particolarmente felici. Provate anche voi e vedrete.


Appena manifesterete qualsiasi tipo di felicita', avrete una giornata stracolma di cagacazzo. E' come se nell'inconscio dell'italiano sia stata stampata a fuoco l'istruzione di rendervi meno felici di quanto potreste essere, a tutti i costi.


Sulle prime vi sembrera' una coincidenza, ma se lo ripetete sistematicamente scoprirete che la quantita' di scassacazzi aumenta enormemente quei giorni in cui dite di essere felici.

articolo completo qui

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