Giornali e televisione continuano a bombardarci con messaggi che additano le cause dei nostri problemi nell’eccesso di debito, nella evasione fiscale e negli sprechi, implicitamente assicurando che una volta risolti questi problemi tutto tornerà “come prima” o “meglio di prima” della “crisi”.
Questo costituisce un tentativo di mantenere il controllo sociale distogliendo l’attenzione dalle vere cause di ciò che sta accadendo.
Mentre in una famiglia contenere gli sprechi e limitare il debito appaiono cose sacrosante, per uno Stato non è proprio così. Una famiglia ha risorse limitate che è bene utilizzare al meglio. Per uno stato la cosa è un po’ diversa, ma forse è meglio non affrontare adesso la questione perché è importante prima comprendere come stanno le cose. E’ sempre su discussioni secondarie e poco rilevanti che viene distolta l’attenzione del pubblico per non svelare il trucco del gioco di prestigio.
Giornali e televisione danno sempre per scontato che esista il danaro, sembra un argomento tanto ovvio che nessuno ne parla. Sembra che diminuendo il debito ci saranno più risorse che si libereranno magicamente da qualche parte.
L’idea generalizzata è che il danaro fluisca quasi come l’acqua sul nostro pianeta verde. L’acqua cade sotto forma di pioggia creando laghi, fiumi (che si riversano in mare) o creando ghiacciai. L’evaporazione poi trasforma l’acqua in vapore che si libererà nell’aria e verrà a condensarsi nell’atmosfera terrestre dando origine alle nuvole. Queste, a loro volta, libereranno l’acqua sotto forma di pioggia ed il ciclo si ripete daccapo.
Così l’idea del danaro nella nostra società. Il popolo paga le tasse, i proventi di queste vengono utilizzati per pagare i servizi dello Stato. I soldi verranno immessi nuovamente nell’economia generando attività economiche che daranno origine al reddito dei cittadini che poi verrà tassato ed il ciclo si ripete daccapo. Questa idea è completamente errata! Ed è ora che se ne inizi a parlare.
Il danaro della nostra società è un elemento altamente dinamico contro la presunta “staticità” che ci vogliono fare credere. Dinamico perché il danaro nasce, origina, viene ad esistenza in seguito ad un prestito. La Banca Centrale presta danaro contro una promessa da parte dello Stato di ripagare quel prestito con interessi. Ma se il danaro nasce in seguito ad un prestito, come sono generati i soldi per pagare gli interessi sul prestito? Tali soldi non ci sono ma possono essere “trovati” contraendo un nuovo prestito che metterà lo Stato in una condizione di perpetua schiavitù. Ed è quello che sta accadendo.
Alla luce di quanto esposto apparirà chiaro, adesso, come pure limitando le spese “inutili” la restituzione del prestito è impossibile, l’evasione fiscale è anche essa uno stratagemma creato per l’impossibilità di comprendere la truffa del danaro moderno che nascendo dal prestito deve essere restituito con interessi originando una vera e propria schiavitù monetaria. I soldi per i servizi vengono finanziati prevalentemente con nuovo debito, i proventi delle tasse servono per ripagare gli interessi passivi sul debito pubblico.
Ah, dimenticavo se il debito non continua a crescere esponenzialmente, questo collassa su sé stesso.
Sul tema vedi: http://www.youtube.com/watch?v=_Jqaub550h0
Pubblicato da Arnaldo Spicacci Minervini
Questo costituisce un tentativo di mantenere il controllo sociale distogliendo l’attenzione dalle vere cause di ciò che sta accadendo.
Mentre in una famiglia contenere gli sprechi e limitare il debito appaiono cose sacrosante, per uno Stato non è proprio così. Una famiglia ha risorse limitate che è bene utilizzare al meglio. Per uno stato la cosa è un po’ diversa, ma forse è meglio non affrontare adesso la questione perché è importante prima comprendere come stanno le cose. E’ sempre su discussioni secondarie e poco rilevanti che viene distolta l’attenzione del pubblico per non svelare il trucco del gioco di prestigio.
Giornali e televisione danno sempre per scontato che esista il danaro, sembra un argomento tanto ovvio che nessuno ne parla. Sembra che diminuendo il debito ci saranno più risorse che si libereranno magicamente da qualche parte.
L’idea generalizzata è che il danaro fluisca quasi come l’acqua sul nostro pianeta verde. L’acqua cade sotto forma di pioggia creando laghi, fiumi (che si riversano in mare) o creando ghiacciai. L’evaporazione poi trasforma l’acqua in vapore che si libererà nell’aria e verrà a condensarsi nell’atmosfera terrestre dando origine alle nuvole. Queste, a loro volta, libereranno l’acqua sotto forma di pioggia ed il ciclo si ripete daccapo.
Così l’idea del danaro nella nostra società. Il popolo paga le tasse, i proventi di queste vengono utilizzati per pagare i servizi dello Stato. I soldi verranno immessi nuovamente nell’economia generando attività economiche che daranno origine al reddito dei cittadini che poi verrà tassato ed il ciclo si ripete daccapo. Questa idea è completamente errata! Ed è ora che se ne inizi a parlare.
Il danaro della nostra società è un elemento altamente dinamico contro la presunta “staticità” che ci vogliono fare credere. Dinamico perché il danaro nasce, origina, viene ad esistenza in seguito ad un prestito. La Banca Centrale presta danaro contro una promessa da parte dello Stato di ripagare quel prestito con interessi. Ma se il danaro nasce in seguito ad un prestito, come sono generati i soldi per pagare gli interessi sul prestito? Tali soldi non ci sono ma possono essere “trovati” contraendo un nuovo prestito che metterà lo Stato in una condizione di perpetua schiavitù. Ed è quello che sta accadendo.
Alla luce di quanto esposto apparirà chiaro, adesso, come pure limitando le spese “inutili” la restituzione del prestito è impossibile, l’evasione fiscale è anche essa uno stratagemma creato per l’impossibilità di comprendere la truffa del danaro moderno che nascendo dal prestito deve essere restituito con interessi originando una vera e propria schiavitù monetaria. I soldi per i servizi vengono finanziati prevalentemente con nuovo debito, i proventi delle tasse servono per ripagare gli interessi passivi sul debito pubblico.
Ah, dimenticavo se il debito non continua a crescere esponenzialmente, questo collassa su sé stesso.
Arnaldo Spicacci Minervini
Sul tema vedi: http://www.youtube.com/watch?v=_Jqaub550h0
Pubblicato da Arnaldo Spicacci Minervini
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