"THE END"

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mercoledì 17 ottobre 2012

VACCINI LETALI: ORA BASTA


di Gianni Lannes

Sulla base di incontrovertibili riscontri scientifici l’Infanrix Hexa (prodotto dallaGlaxo Smith Kline) a causa di una contaminazione - secondo la versione ufficiale - è stato messo al bando nei giorni scorsi in alcuni Paesi europei, ma non in Italia.Attualmente le nazioni che hanno ritirato rapidamente dal commercio l’esavalente sono Slovacchia (6 ottobre 2012), Spagna (8 ottobre 2012), Germania (10 ottobre 2012), Australia (11 ottobre 2012) e Canada (11 ottobre 2012). La Francia non ha bandito 5 giorni fa solo l’esavalente ma anche il vaccino tetravalente e il pentavalente, sempre della GlaxoSmithKline. Nel nostro Paese le vaccinazioni pediatriche obbligatorie sono 4, vale a dire: difterite, tetano, poliomielite, epatite B. Tuttavia, a partire dal 2003, è stato messo in commercio il vaccino esavalente - un’unica fiala vaccinale contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, emofilo tipo B. - misteriosamente imposto scalzando i 4 vaccini prima disponibili. Così i genitori si sono trovati “obbligati” psicologicamente, senza alcuna legge dello Stato, a somministrare ai loro figli 6 vaccini contemporaneamente invece dei 4 obbligatori. Questa bomba è usata ancora in Italia per vaccinare coattivamente i neonati a partire dal secondo mese di vita.

Scienza medica - La prima segnalazione in Italia è stata lanciata dal dottorRoberto Gava: «Ha la data del 6 ottobre 2012, è una comunicazione dall’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia e reca l’urgenza di classe 1: ritiro immediato del vaccino esavalente Infanrix Hexa per rischio contaminazione batterica pericolosa». Infatti, l’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia ha diffuso un documento urgente (riferimento n° 12/5541 - 389/2012/900) in cui impone il ritiro immediato dal commercio del farmaco Infanrix Hexa (Codice 34905) della ditta belga GlaxoSmithKline Biologicals s.a., lotto A21CB191B con data di scadenza 01-2014
Il ritiro dalle farmacie e dai depositi farmaceutici è stato disposto con urgenza massima. A cosa corrisponde la classe numero 1 d’urgenza?

 La classificazione internazionale stabilita dalle direttive europee (norma emea/ins/gmp/459921/2010) è la seguente: «1a classe d’urgenza: le urgenze che minacciano potenzialmente la vita oppure possono causare gravi danni alla salute. Provvedimento da attuare immediatamente! 2a classe d’urgenza: le urgenze che possono minacciare la salute o possono portare a cure non corrette, ma non rientrano nella classe 1. Provvedimento da attuare entro 48 ore! 3a classe d’urgenza: le urgenze che non minacciano la salute, ma il ritiro è stato effettuato per altri motivi. Provvedimento da attuare entro 5 giorni!». Considerando però che questi vaccini vengono inoculati a bambini il cui sistema immunitario è tutt’altro che predisposto a ricevere un simile insulto, il pericolo è molto grave!». L’esperto Gava pone argomenta senza tema di smentite: «Perché il nostro Ministero non ha finora né scritto né fatto nulla? Il nostro Ministero tace, anche se pare che i Laboratori GlaxoSmithKline di Verona siano tra quelli che producono il vaccino per la Germania e i tedeschi hanno prontamente ritirato i vaccini sospetti di contaminazione». Anche la Società italiana di pediatria e la Società italiana di allergologia ed immunologia pediatrica non hanno profferito verbo. Davvero strano per degli esperti altolocati che pontificano a pagamento sulle vite dei nostri figli. Ovviamente non tutti sono al soldo delle multinazionali, ma qualche consistente conflitto di interessi affiora sotto le cattedre.

Crimine di Stato - C’era una volta nel Belpaese, almeno fino al 2004, il vaccino quadrivalente e perfino quello trivalente. Poi, improvvisamente, dalla notte alla mattina, sono letteralmente spariti dalla circolazione per imperscrutabile volontà “divina” (ministeriale) al fine di obbligare milioni di bambini in tenera età all’esavalente. I genitori che vogliono evitare ai bimbi il "siringone", vanno alla Asl e chiedono chiarimenti. Giusto? Sbagliato. Perché il vaccino per il tetano e difterite - diftotetanico pediatrico, si chiama - non c’è più. Proprio così: un vaccino obbligatorio per legge - il diftotetanico pediatrico appunto - che non si trova. Nel senso che l’azienda farmaceutica non lo produce da un bel pezzo. O meglio, non lo fabbrica più singolarmente: solo nel siringone di cui sopra. Sicuramente c’è una motivazione scientifica. Errato? Semplicemente non conviene in soldoni sonanti. La legge impone obbligatoriamente ai neonati quattro vaccini, ma di due non c’è più traccia. Dal 2004 ci sono anche altri vaccini che sono scomparsi dalla circolazione. Sempre per lo stesso motivo: i guadagni (troppo bassi) delle aziende. Senza contare poi le accuse delle numerose associazioni di genitori - Vaccinetwork e Comilva sono solo due di queste - i cui figli hanno sofferto di gravi complicanze post-vaccinali. Ed esiste anche il Condav (Coordinamento nazionale danneggiati da vaccini).

Iatrogeno - Danni irreversibili ai bambini documentati da ricerche scientifiche internazionali, stranamente ignote dalla maggioranza dei pediatri italioti che arrancano sugli aggiornamenti indipendenti - e truffa allo Stato italiano. Che altro aggiungere per arrestare questo genocidio dimenticato che ingrassa le multinazionali come Glaxo Smith Kline e Novartis? In Parlamento le già scarse interrogazioni dal 1996 ad oggi, nel 95 per cento dei casi non ricevono risposta dai governi in carica. Altro che Stato di diritto. Strano che siano obbligatori per legge 4 vaccini ma in commercio dal 2004 c’è solo l’esavalente, per cui si iniettano ai bimbi altri due vaccini facoltativi e più, imbottiti oltretutto di adiuvanti pericolosi come l’alluminio ed il cancerogeno mercurio messo al bando un decennio fa. Chi ci guadagna da queste singolari disattenzioni istituzionali? Oltretutto è stato appurato che nonostante sia stato dichiarato fuorilegge il mercurio a partire dall’anno 2003, i vaccini obbligatori ne contengono ancora in base ad una disposizione commerciale dell’ente europeo di controllo dei farmaci. Appunto: chi controlla i controllori? Sovente gli addetti alla sicurezza in Italia banchettano con le case farmaceutiche. Oltretutto da un recente esame di laboratorio dell’istituto Nanodiagnostics di Modena su 20 vaccini in vendita da noi è emersa la presenza di metalli pesanti, certifica il dottor Stefano Montanari.

Vaccini utili e sicuri? - Sulla base della letteratura scientifica, il pediatra Roberto Gava parla chiaro. «Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce. E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino. I vaccini sono dannosi perché impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti. Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini contro solo 7-8 germi? Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto massimo nei 20-30 giorni successivi al vaccino), i bambini vaccinati risultano più esposti dei non vaccinati. Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate. Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, eccetera. I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro, … perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua …. è veramente da “sciocchi”».

Non abbiamo altro tempo da perdere se teniamo alle future generazioni. E’ una battaglia di civiltà: stop alla barbarie.
Fonte
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it

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