"THE END"

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http://www.romafaschifo.com

domenica 14 ottobre 2012

Che cos’è la filosofia?


AchilleVarzi 20121013
di Maestri&Compagni
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Che cos’è la filosofia? Difficile, quando ci si accosta ad un quesito di tale portata, non incappare nelle anguste strettoie delle risposte apodittiche o nelle aride secche definitorie.

Per esso vale ancora oggi il celebre monito di Martin Heidegger secondo cui quando ci interroghiamo sullo statuto ontologico della filosofia “tocchiamo un tema molto vasto, cioè esteso. Perché vasto, sembra destinato a restare indeterminato. Perché indeterminato, può essere trattato dai punti di vista più diversi […] Dobbiamo perciò cercare di determinare in modo più preciso la domanda. Così facendo daremo una direzione stabile al nostro colloquio; lo porremo perciò stesso su un cammino. Dico: su un cammino. Infatti diamo per scontato che non si tratta certamente dell’unico cammino”.

Seguendo lo spirito della lettera heideggeriana, Maestri & Compagni propone a tutti i lettori della rivista Megachip una nuova rubrica multimediale dal titolo “Che cos’è la filosofia?”, un vero e proprio caleidoscopio di interpretazioni realizzato con la partecipazione dei maggiori filosofi italiani e finalizzato a portare anche sulla “scena del web” quella che – a pieno titolo – può essere considerata “la domanda delle domande”.

Iniziamo con Achille Varzi docente di Ontologia presso la Columbia University di New York

Buona visione!

http://www.megachip.info

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

oggi la scienza viene rappresentata come la depositaria delle cosiddette verità e la filosofia è presentata come intelligenti riflessioni, non più strumento di ricerca della verità. Ma basta rappresentare l'infinito per accorgerci che la scienza è fortemente limitata e la filosofia rimane l'unico strumento di ricerca possibile per l'infinito. saluti

*Dioniso*777* ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
*Dioniso*777* ha detto...

Ciao Francesco.
Io penso che oggi sia come duemila e cinquecento anni fa. Siamo solo più ... più che?
Socrate. In fondo i romani ed i greci dettavano legge allora.

Il "so di non sapere" diventa tanto più grande quanto più cresce il sapere stesso.
Nessuno può sapere con esattezza nulla di nulla. L'incertezza ed il caso, ma possiamo chiamarli in altri modi anche, c'è chi li chiama i santi ... quegli avvenimenti che ci ricordano qualcosa. Non sappiamo spiegarli ma sembra facciano parte del gioco.
Fatto sta che è stramaledettamente bello, altrimenti chi la ricercherebbe più una cosa che sembra non si trovi? Il sapere lo trovi, ma non una verità assoluta. L'Oracolo. Di Delphi ...

La ricerca lascia dentro di noi input che dovrebbero farci mutare, trasformare. Siamo elaboratori della realtà e costruttori allo stesso tempo. Costruiamo, distruggiamo, ricostruiamo ... aeternum sembra proprio.
Tanto che non riusciamo a immaginare la fine.
Cicli eterni di pensatori, più o meno saggi hanno sempre lasciato tracce, discepoli, legato popoli interi a volte. E il tutto per la percezione della realtà, che poi non è proprio detto che sia come immaginata. Il regno dei pensieri perfetti da cui proveniamo. L'eterno ritorno di Nice ... e la perfezione cos'è?
Filosofare è questo secondo me!
Usare il cervello. Non è cosa diffusa oggi, anzi, non esserci proprio con il cervello è l'obiettivo massimo.
Farai strada, pensa te. E poi ci lamentiamo?

Scusa la lunghezza ma hai toccato un punto focale!
Filosofia.

LKWTHIN

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