"THE END"

"THE END"
http://www.romafaschifo.com

lunedì 4 luglio 2011

Un cambiamento vero? Si, ma in direzione peggiore temo proprio, c'è una sorta di rassegnazione...

L’Antropocrazia sarebbe perfetta, semplicemente perfetta, proprio come inizia Bellia nel video dicendo che questo sistema ci porterà alla distruzione se non cambiamo, 
d’accordo, con tutto quello che dice Bellia nel post sotto sono d'accordo, ma a quel che sembra è proprio questo l’obiettivo, portarci alla distruzione, analizziamo invece la realtà in cui si vive ogni giorno...

Poi sul prelievo fiscale è giusto dire che se vengono prelevati dal fisco soldi a una farmacia, questa o chiude oppure alza i prezzi dei medicinali, così come ogni attività o fabbrica esistenti, la chiamano inflazione, ma è solo una tassa aggiunta. Ma noi il fisco perché lo paghiamo, non lo paghiamo forse per stipendiare i poliziotti che manganellano le masse quando scendono in piazza a manifestare per i propri diritti, che credono di avere, ma in realtà di diritti ne ha solo chi li può pagare, a tutti gli altri non rimane che questo. E come attuare un sistema fiscale giusto e equo quando chi detiene il potere si comporta come se gli uomini fossero oggetti, perché nemmeno un animale tratteremo in questo modo, se avessimo coscienza... 


Ma il bello è che i manganellatori sono personaggi che se gli va bene andranno a finire in queste posizioni, andate a leggere questo link, http://www.beppegrillo.it/2011/06/il_cesto_delle_mele.html , persone pagate da chi lavora ai vertici delle istituzioni che dovrebbero proteggere il cittadini, invece cosa fanno? I loro comodi per usare un eufemismo
,e per questo ribadisco che scendere in piazza non serve a niente, almeno che tu non abbia voglia di prenderti delle buone botte. Dovremo fermarci, uscire ognuno dalla nosta gabbia e andare a fare una passeggiata in montagna e tanta buona fortuna a quelli che rimarranno, perché sempre ci saranno, quelli disposti a perdere il proprio onore e libertà, in posti come questi per una mancetta mensile.


Questi che potete ammirare sopra sono strumenti, oggetti da utilizzare, se fossero considerati esseri umani non finirebbero in certe posizioni per poi lasciare parte del loro misero guadagno a perfetti sconosciuti, e, a chi finisce in mano il denaro, è questo il problema, sono d’accordo sul non prelievo fiscale, ma in fondo se ci pensiamo non altro è che il “pizzo” statale, poiché loro con i soldi prelevati non fanno niente che vada a favore del cittadino, quotidianamente succhiano soldi, e sono tanti se solo pensate all’iva sugli alimenti e al peso fiscale su tabacco e benzina, se poi pensiamo a quelli che annualmente con varie imposte sottraggono a ogni civile diventano moltissimi. Ma poi sempre e tutto ricade sui cittadini meno abbienti, che allo stesso tempo solo quelli che tengono in piedi il sistema truffa, questo è il paradosso. Siete voi a mantenere tutto in piedi e poi scendete in piazza!

[…]1) Il Processo di disumanizzazione:  quanta reale e sincera empatia verso la vita è rimasta ancora in voi ? Riesce a scuotervi almeno un poco la visione di questo filmato, o riuscite a passarci sopra adducendo le solite scontate motivazioni: "Tanto sono solo animali", "Il lavoro è il lavoro / il dovere è il dovere", "Tanto cosa ci posso fare, se questo è il sistema" ... http://mon-dart.blogspot.com/2011/07/normali-procedure-di-sadismo-e-di-morte.html, qui trovate un’ottima spiegazione di come il tutto sia avvenuto, e meno lentamente di quanto ci si sarebbe aspettato.
Oggi in Italia, di fronte allo Stato e ai suoi apparati, troppe volte il singolo cittadino è inerme, sottoposto a ogni tipo di vessazione, arbitrio, ricatto, abuso, negligenza, sordità. Sotto questo profilo, a 150 anni dall’Unità d’Italia siamo ancora sudditi, e non cittadini. E lo siamo ovunque, sia quando siamo ancora liberi e ci troviamo di fronte ad apparati che violano le regole e abusano del loro potere, sia quando incappiamo nelle maglie della giustizia e, fin dalla condizione di detenuti in attesa di giudizio, sperimentiamo l’inferno delle carceri italiane.
Perciò, non auto-inganniamoci. Lo sciopero della fame di Marco Pannella sembra parlare solo dei detenuti, ma parla anche di noi. 
http://www.comedonchisciotte.org

Purtroppo ogni giorno che passa perdo sempre più fiducia nella possibilità che le cose cambino per le masse, credo invece che dovremo iniziare noi a modificare definitivamente il nostro stile di vita, un bel colpo di spugna, in fondo perché giocare a un gioco che sai essere truccato dove tu perdi sempre? Smetti, lascia il tavolo da gioco. Il cervello è un arma potente se usata bene, e questo chi vuole il malessere delle masse lo sa per bene, e perciò proprio come animali ingabbiati per anni, quando la porta è aperta inizia la paura di uscire, chissà cosa troverò la fuori. Insomma noi mettiamo un vaso di fiori alla finestra della nostra cella e li annaffiamo ogni giorno perché non muoiano, mentre a morire dentro siamo noi.

PS: Io abolirei in primis la proprietà privata, perché tutti i danni provengono dalle patologie mentali dell'uomo "sono quello che ho", vi sono singole famiglie che possiedono e guadagnano cifre che il 95% degli uomini non vedrà mai nonostante lavori metà della sua vita, grazie a chi e a cosa questo può accadere?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Lei si esprime a corrente alterna!
Alcune volte è estremamente lucido nelle sue analisi, altre volte lo vedo annaspare nel "cul de sac", si decida!
In considerazione al suo budget mensile di 100 € le ho proposto di metabolizzare gratuitamente l'antropocrazia, lei che fa? Si perde in chiacchiere.
Io non partecipo a nessuna tornata elettorale di questa "supposta" democrazia, agli organi competenti recapito, immancabilmente, un tomo dell'antropocrazia, nei tempi dovuti, sostenendo , in tale occasione, che non riconosco la repubblica italiana ma la subisco, obtorto collo.
Se nessuno si presentasse alle cabine elettorali cosa succederebbe?
Analogamente, se al mercoledì, giorno di catechismo cattolico, nessuno calpestasse piazza S. Pietro in occasione dell'affaccio del Papa, lei sarebbe certo che non accadesse nulla?
Io no, ma ognuno può convincersi delle proprie conclusioni, quella che più mi è stata proposta, frequentemente, è che si scatenerebbe una guerra civile, senza per altro confortarla da uno straccio di prova.
Ad majora.
Giorgio Andretta

Anonimo ha detto...

Errato "accadesse", corretto "accadrebbe".
Nel mio precedente commento ho commesso l'errore sopra indicato.
Giorgio Andretta

*Dioniso*777* ha detto...

Che io mi perda in chiacchiere è un suo parere, la mia è solo un analisi della realtà. Se domani nessuno si presentasse, se domani tutti ritirassero i soldi dalle banche, se domani gli schiavi andassero a vivere solo poche settimane in montagna, crede che non cambierebbe niente? Ma veda quanto le nostre belle chiacchiere hanno come rappresentante il "se", la storia non si fa con i se, ma con i fatti, e i fatti che vediamo attorno a noi cosa dicono? Nulla, si osserva da addomesticati telespettatori.

Crede forse che io partecipi a qualche tornata elettorale?

Poi questa non l'ho capita: "In considerazione al suo budget mensile di 100 € le ho proposto di metabolizzare gratuitamente l'antropocrazia", ignoranza mia, ma starebbe e dì?

PS: Sa una cosa, non sono io che vado a corrente alternata, è la realtà che ci circonda che non sa prendere l'unica decisione possibile per cambiare la situazione,e poi li vediamo come si riducono poveretti, dopo una vita di lavoro per chi?
http://ariachetira.blogspot.com/2011/07/la-rivolta-del-cane-di-paglia.html

Anonimo ha detto...

Le ho proposto un mastodontico ragionamento e lei ha estratto l'inezia di: "Si perde in chiacchiere", che mi fa concludere che la sua suscettibilità sia a fior di pelle.
E' convinto che così operando andremo lontani?
Le avevo già anticipato che ognuno deve attivarsi esclusivamente per se stesso e non in relazione alle decisioni e scelte del prossimo, perchè il karma o destino è prima di tutto personale.
E lei per avvalorare questa mia conclusione mi propone uno scritto di Alessio Mannino sodale di Marco Milioni titolare del blog "La Sberla", in cui il primo, fino a pochi giorni fa, è stato ospite ed attivo partecipante.
Quando ho proposto a detti signori l'antroposofia e l'antropocrazia, come soluzione e non come critica, per uscire dall'attuale melma sociale, ho ricevuto un sesquipedale sberleffo ed un ignominioso quanto volgare attacco personale ed una inqualificabile reprimenda nei confronti di R. Steiner.
Quello che ho fin qui dichiarato trova testimonianza nel blog citato pressappoco in data giugno 2009.
Ormai ho fatto il callo a simili comportamenti, perchè le conduzioni morali sono mere speciosità, non ultimo, come già denunciato, i signori Zret e fratello.

Le ho ricordato il suo plafond di spesa mensile semplicemente perchè i miei suggerimenti la conducono a link gratuiti.
Sono obbligato ad usare la forma condizionale nell'espressione, perchè, mio malgrado, la realtà mi ha ammaestrato, volente o nolente, a far mia detta coniugazione. Aspiro semplicemente a cassare il "se" dal mio ragionamento, perchè significherebbe che l'antropocrazia dal mondo delle aspirazioni è traslata in quello reale.
Mi scusi se è poco.
Ad majora.
Giorgio Andretta

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