di J. Rappoport
Traduzione di Anticorpi.info
Negli ultimi anni milioni (miliardi?) di individui nel mondo stanno riuscendo a vedere le menzogne dietro le versioni ufficiali, le storie di copertura, le cospirazioni. Gente che sta attraversando il ponte,per così dire, per vedere cosa c'è dall'altra parte.
La domanda è: una volta attraversato il ponte tali persone restano fuori da Matrix, oppure tornano indietro per riappropriarsi dello status di cittadini dalle percezioni attenuate?
Tornare indietro può essere conveniente perché la persona a) manterrebbe la sua posizione di 'persona normale', mentre b) continuerebbe a vedere l'enorme inganno.
Tuttavia nel lungo periodo conciliare le due cose diventa impossibile, ed ecco che la scelta di tornare indietro finisce per innescare una sorta di controllo mentale auto-indotto. In altre parole la persona risvegliata assume la decisione di riaddormentarsi; si rieduca ad accettare nuovamente tutte le bugie alle quali aveva smesso di credere.
Si 'ricongiunge alla chiesa' che aveva sconfessato. E lo fa con gran fervore.
Non molto tempo fa ho avuto una conversazione con un professore universitario che mi ha descritto nel dettaglio il suo viaggio fuori e dentro la Matrix:
"Dopo circa dieci anni trascorsi ad insegnare mi resi conto che stavo impartendo ai miei studenti tutta una serie di concetti terribilmente falsi. Così ho cominciato a esporre le falsità nelle mie classi.
"Tutto ciò ha condotto in breve tempo ad uno scontro con i funzionari della mia scuola.Ho realizzato che non mi avrebbero consentito di proseguire con quelle modalità, quindi mi sono ritrovato a dover prendere una decisione.
"Infine ho tenuto il posto. Sono tornato a raccontarmi che tutte quelle menzogne fossero vere. Il processo è stato ... si potrebbe definire come una sorta di lavaggio del cervello auto-somministrato.
"Non sono certo fiero di ciò che ho fatto. Ma questo è ciò che ho fatto ... "
Il professore ha inoltre ammesso di conoscere un certo numero di altri cattedratici che avevano percorso la sua stessa strada. Anch'essi non erano orgogliosi della cosa, ma l'avevano fatto.
Traduzione di Anticorpi.info
Negli ultimi anni milioni (miliardi?) di individui nel mondo stanno riuscendo a vedere le menzogne dietro le versioni ufficiali, le storie di copertura, le cospirazioni. Gente che sta attraversando il ponte,per così dire, per vedere cosa c'è dall'altra parte.
La domanda è: una volta attraversato il ponte tali persone restano fuori da Matrix, oppure tornano indietro per riappropriarsi dello status di cittadini dalle percezioni attenuate?
Tornare indietro può essere conveniente perché la persona a) manterrebbe la sua posizione di 'persona normale', mentre b) continuerebbe a vedere l'enorme inganno.
Tuttavia nel lungo periodo conciliare le due cose diventa impossibile, ed ecco che la scelta di tornare indietro finisce per innescare una sorta di controllo mentale auto-indotto. In altre parole la persona risvegliata assume la decisione di riaddormentarsi; si rieduca ad accettare nuovamente tutte le bugie alle quali aveva smesso di credere.
Si 'ricongiunge alla chiesa' che aveva sconfessato. E lo fa con gran fervore.
Non molto tempo fa ho avuto una conversazione con un professore universitario che mi ha descritto nel dettaglio il suo viaggio fuori e dentro la Matrix:
"Dopo circa dieci anni trascorsi ad insegnare mi resi conto che stavo impartendo ai miei studenti tutta una serie di concetti terribilmente falsi. Così ho cominciato a esporre le falsità nelle mie classi.
"Tutto ciò ha condotto in breve tempo ad uno scontro con i funzionari della mia scuola.Ho realizzato che non mi avrebbero consentito di proseguire con quelle modalità, quindi mi sono ritrovato a dover prendere una decisione.
"Infine ho tenuto il posto. Sono tornato a raccontarmi che tutte quelle menzogne fossero vere. Il processo è stato ... si potrebbe definire come una sorta di lavaggio del cervello auto-somministrato.
"Non sono certo fiero di ciò che ho fatto. Ma questo è ciò che ho fatto ... "
Il professore ha inoltre ammesso di conoscere un certo numero di altri cattedratici che avevano percorso la sua stessa strada. Anch'essi non erano orgogliosi della cosa, ma l'avevano fatto.